Profitti in crescita per Snam, che ha archiviato i primi nove mesi con un utile netto di 755 milioni di euro: il dato corrisponde a un aumento del 18,2% su base annua. I ricavi sono saliti dell’1,9% 1,896 miliardi. Andamento favorevole anche per l’ebitda a 1,545 mld (+3,9%) e per l’utile operativo a 1,063 mld (+3,3%). A fine settembre l’indebitamento finanziario netto ammontava a 11,156 miliardi, in aumento dagli 11,056 dello scorso dicembre.
Nel terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 628 milioni (618 un anno prima), l’ebitda a 510 mln (493), l’utile operativo a 349 mln (340) e l’utile netto a 251 mln (212). Il cda ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo, pari a 0,0862 euro per azione, con pagamento dal prossimo 24 gennaio. Fra gennaio e settembre i volumi di gas immesso in rete sono stati di 55,48 miliardi di metri cubi, in aumento del 7,9%.
«Grazie ai risultati raggiunti, confermiamo il nostro impegno per garantire agli azionisti una crescita profittevole e remunerativa», ha dichiarato l’a.d. Marco Alverà. «I positivi risultati raggiunti nei nove mesi riflettono sia gli investimenti effettuati, sia il maggior impegno nell’efficienza economico-finanziaria. In linea con quanto previsto dal piano strategico, stiamo proseguendo la nostra attività di investimento in Italia, con l’obiettivo di migliorare la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti del gas, che si conferma centrale nella transizione energetica verso un’economia a basse emissioni».
Nel periodo 2017-2021 Snam ha in programma un piano di investimenti di circa 5 miliardi di euro, di cui un miliardo quest’anno, per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee. È previsto il potenziamento della rete di trasporto, consentendo anche il completamento della realizzazione di capacità in reverse flow verso gli altri paesi europei e accogliendo nuovi flussi di gas dalla regione del Caspio attraverso il gasdotto Tap.