Profitti in crescita per Snam, che ha archiviato il primo semestre con un utile netto di 504 milioni di euro, in miglioramento del 18% rispetto all’utile pro-forma adjusted dello stesso periodo del 2016. I ricavi sono ammontati a 1,268 miliardi (+2%). L’ebit è cresciuto del 3,6% a 714 milioni. A fine giugno l’indebitamento finanziario netto era pari a 11,176 miliardi, a fronte degli 11,056 dello scorso dicembre. Snam ha immesso in rete 38,08 miliardi di metri cubi di gas, in aumento dell’11,7%. E questo grazie soprattutto alla maggiore domanda di gas in Italia (+9,6%).
«Abbiamo conseguito risultati positivi», ha dichiarato l’a.d. Marco Alverà. «I nostri investimenti sulla rete nazionale proseguono bene, con 109 nuovi cantieri aperti sul territorio, di cui 23 per i progetti più rilevanti. Con le nuove attività di sviluppo, l’allacciamento del primo impianto di biometano alla nostra rete e la metanizzazione delle strade, stiamo assumendo un ruolo sempre più rilevante nel guidare la transizione energetica. Inoltre abbiamo aumentato l’efficienza operativa e ridotto il costo del debito. Questo in un contesto esterno positivo, nel quale la domanda di gas ha registrato un incremento del 10% rispetto ai primi sei mesi del 2016. I buoni risultati raggiunti e gli investimenti del periodo confermano l’impegno del gruppo nel garantire agli azionisti una crescita profittevole e remunerativa».
Intanto prosegue il piano di maggiori efficienze di Snam, che nel semestre ha portato a risparmi per 5,5 milioni di euro. È quindi attesa una riduzione dei costi pari a 10 milioni di euro nel 2017 e a oltre 25 mln entro il 2020.
La società ha in programma un piano di investimenti pari a circa 5 miliardi di euro, di cui un miliardo nel 2017, per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee. È previsto il potenziamento della rete di trasporto, consentendo il completamento della realizzazione di capacità in reverse flow verso gli altri paesi europei e accogliendo nuovi flussi di gas dalla regione del Caspio attraverso il gasdotto Tap.