Giornata decisiva per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per le stagioni 2015-2018. L’assemblea della Lega Calcio, rinviata di due giorni forse per cercare una tregua tra gli operatori concorrenti, ipotesi esclusa da Sky attraverso un comunicato, oggi dovrà sbrogliare la matassa. Sapendo che qualsiasi soluzione potrebbe dare origine a ricorsi. «Ad oggi non ci sono le ragioni per accordi tra gli operatori – dice l’emittente che fa capo a Rupert Murdoch – Se ad assegnazione avvenuta dovesse verificarsi in concreto l’esistenza di un abuso di posizione dominante da parte di Sky, questa adotterà la soluzione che dovesse rendersi necessaria, inclusa la distribuzione tramite operatori terzi dei diritti acquisiti». L’eventualità di una eccessiva concentrazione di partite in capo a Sky era stata richiamata da Mediaset facendo riferimento alla legge Melandri-Gentiloni.
Sky: “La Serie A ci spetta Le partite anche agli altri solo se lo dice l’Antitrust”
Quest’ultimo però ha precisato che «la norma prevede il divieto di aggiudicarsi i diritti di tutte le squadre su tutte le piattaforme. Ma affida infine all’Antitrust, sentita l’AgCom, il compito di valutare ex post il determinarsi di eventuali abusi».