Nel 2015/2016 sono stati 5.155 gli studenti italiani che hanno scelto un ateneo statunitense per il proprio corso di studi accademici, secondo Open Doors Report, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Di questi, 2.021 sono studenti già laureati, cioè che frequentano un corso master o equivalente.
Anche in questo caso il numero è in crescita: +6% rispetto a 12 mesi prima.
Perché si scelgono gli Stati Uniti? Per l’inglese prima di tutto, ma anche perché le università statunitensi e britanniche dominano le classifiche mondiali in materia di migliori business school. Secondo i Ranking 2017 del Financial Times, ai primi 16 posti della classifica dei top Mba per imprese vi sono 12 Istituzioni americane e quattro britanniche. Solo al diciassettesimo posto la prima accademia non anglosassone, il rinomato Institut européen d’administration des affaires, Insead, di Parigi, che però balza al primo posto tra le business school nel Global MBA Ranking, seguito da Harvard e dalla London Business School.
Studiare negli Usa però è costoso: fra tasse universitarie, vitto e alloggio, assicurazione medica e fee, i costi per un master variano da 30 a 60 mila dollari, a seconda che sia una università pubblica o privata. Per contro ci sono diverse offerte di borse di studio riservate agli studenti stranieri sotto diverse forme: scholarship, fellowship, grant.
Salvatore Guaglione