03.04.2012

Scudo, tassa da 5 mila

  • Italia Oggi

di Cristina Bartelli 

È di 5 mila euro, in media, il valore dell'imposta dell'1%, una tantum, che i contribuenti scudati si appresteranno a versare il 16 maggio, primo appuntamento con le casse dell'erario, per le imposte introdotte sulle operazioni di rimpatrio dei capitali dalla manovra Monti. Il dato è emerso a margine di un incontro, ieri, all'Unione fiduciaria di Milano, per la presentazione del libro Investimenti in oro e per la diffusione dei dati di bilancio 2011 dell'associazione società di categoria delle banche popolari. L'agenda delle società fiduciarie è stata cadenzata dalle novità introdotte dalla manovra Monti sulle ricchezze dei contribuenti che, portate fuori dai confini nazionali, hanno visto aprire, dal 2001 al 2010, una serie di finestre dall'amministrazione finanziaria per consentirne il ritorno regolare. Completata dunque l'operazione di scrittura ai clienti (si veda ItaliaOggi del 11/1/2012) per ricostruire le provviste in vista dell'appuntamento con il fisco (appuntamento peraltro rinviato sul filo di lana dal 16 febbraio al prossimo 16 maggio) si passa alla stima di calcolo delle imposte da versare. E non solo. Sul tavolo dei professionisti, in queste settimane, resta aperto il fascicolo delle polizze assicurative scudate. Per pagare l'imposta bisognerebbe, infatti, fare il riscatto parziale con il rischio (per il cliente) di dover mettere in dichiarazione dei redditi l'eventuale plusvalenza derivante da riscatto. Insomma c'è un effetto beffa per gli scudi di polizze. In buona sostanza paghi l'imposta sugli scudi ma perdi la riservatezza. Le società fiduciarie sperano in un chiarimento che dica: se fai riscatto parziale della polizza per pagare l'imposta non devi segnalarla in dichiarazione. Le operazioni di smistamento analisi e calcolo sono state suddivise in base al riferimento dell'imposta di bollo speciale o dell'imposta di bollo straordinaria. La manovra Monti ha infatti previsto una imposta di bollo speciale, annuale, una tassa sull'anonimato per le attività segretate al 6 dicembre 2011, fissata per il 2012 all'1%, per il 2013 all'1,35% e per gli anni successivi a partire dal 2014 allo 0,4%. Per quanto riguarda l'imposta di bollo straordinaria si versa una tantum dell'1% per il passato e riguarda le attività smobilizzate al 6 dicembre 2011. Dunque, dopo aver ricostruito l'elenco dei clienti che si sono avvalsi dal 2001 al 2010 degli scudi fiscali è scattata la fase di valorizzazione dei portafogli. Le ultime novità in tema di attività di imposta di bollo speciale. La fiduciaria provvede a predisporre elenco dei prelievi effettuati nel periodo di osservazione su posizione segretate ove gli stessi non siano confluiti presso altro intermediario mantenendo il regime di segretazione, valorizzare le attività alla data del prelievo secondo quanto indicato nelle disposizioni di attuazioni emanate, calcolare l'imposta dovuta e scorporare, per le attività depositate presso un intermediario italiano, l'eventuale imposta di bollo ordinaria ai sensi del comma 2-ter. Per poi provvedere a trattenere l'imposta dovuta dal conto amministrato del fiduciante ovvero predisporre richiesta di provvista da far pervenire su conto della fiduciaria. Mentre per quanto riguarda l'imposta di bollo straordinaria le fiduciarie sono state impegnate a predisporre un elenco delle posizioni segretate al 6 dicembre 2011, a valorizzare le attività presenti al 6 dicembre secondo quanto indicato nelle disposizioni di attuazioni emanate, calcolare l'imposta dovuta (1% ovvero 10 per mille), scorporare, per le attività depositate presso un intermediario italiano, l'eventuale imposta di bollo ordinaria ai sensi del comma 2-ter, provvedere a trattenere l'imposta dovuta dal conto amministrato del fiduciante ovvero predisporre richiesta di provvista da far pervenire su conto della fiduciaria. In questo ultimo blocco di attività le società fiduciarie stanno ricevendo in queste settimane i primi calcoli sul dovuto dei propri clienti e che sarà oggetto di versamento il prossimo 16 maggio. I valori si attestano intorno ad una media di 5 mila euro per cliente, ovviamente con alcune posizioni più alte e altre di poche centinaia di euro.