17.04.2020

Sconti su affitti e bollette per imprese e partite Iva

  • La Repubblica

ROMA — Bollette, affitti ed erogazioni a fondo perduto. Sono queste le nuove misure destinate a piccole imprese e partite Iva che il governo sta studiando per il decreto di aprile, il provvedimento che segue e rafforza il “cura Italia”.
Il Tesoro ha fatto il punto in un vertice ieri sera, il decreto imprese ha alleggerito il campo: infatti già sono state prorogate le scadenze fiscali e è stata iniettata liquidità attraverso i prestiti garantiti da Mediocredito e Sace. Ora resta da prorogare per altre nove settimane la cassa integrazione ordinaria e portare, come annunciato, l’indennizzo per le partite Iva da 600 a 800.
Ma allo studio ci sono altre novità soprattutto per commercianti, artigiani e professionisti: una platea di circa 5 milioni di persone. Alcune categorie, alla stregua del turismo, sembrano in difficoltà insormontabili anche alla eventuale ripartenza: si fanno i casi dei parrucchieri, dei ristoranti, dei bar e delle palestre.
Così si pensa di intervenire anche sul tema degli affitti, sulle bollette e, come annunciato ieri dal ministro dello Sviluppo Patuanelli, di erogazioni a fondo perduto tra i 1.000 e i 10 mila euro, sulla scia di quanto avviene in Germania e Francia. «L’indennizzo sarà commisurato alla perdita di produzione effettiva e sarà concentrato sui più piccoli», ha detto Patuanelli Altre due misure, che non hanno una matrice esclusivamente grillina, riguardano un allargamento a tutte le partite Iva dello sconto sugli affitti e una riduzione del prezzo delle bollette: si tratterebbe naturalmente di provvedimenti temporanei e replicabili con i decreti economici che hanno cadenza mensile. Sconto sulle bollette e sugli affitti delle microimprese delle partite Iva furono ad un passo dall’ingresso nel vecchio decreto “cura Italia” ed ora potrebbero entrare nel nuovo provvedimento. Tanto più che a conti fatti se passeranno i quattro fondi europei (Mes, Bei, Sure e Recovery) l’Italia potrà contare su circa 100 miliardi.
La prima questione sul tavolo è quella degli affitti. Oggi c’è un credito d’imposta del 60 per cento che riguarda commercianti e artigiani: con il decreto di aprile si sta studiando un potenziamento della misura a tutto il mondo delle partite Iva includendo anche i professionisti.
Per facilitare l’accesso allo sconto l’idea sarebbe di far coincidere la platea di coloro che richiedono il prestito di 25 mila euro garantito al 100 per cento dalla Stato, con coloro che hanno bisogno dell’aiuto sugli affitti: così le spese per l’affitto potrebbero essere detratte al momento della restituzione del prestito da 25 mila euro destinato a queste categorie senza attendere di chiudere la partita con il fisco.
Aiuti dovrebbero arrivare anche per le bollette di acqua, luce e gas di microimprese partite Iva. L’altra volta, con il decreto di marzo, non si fece in tempo, ma ora il governo sembra intenzionato ad agire per sollevare dal peso delle bollette commercianti, artigiani e professionisti che si trovano in condizioni di necessità. Sarebbe l’autorità sull’energia ad operare tecnicamente per mettere in campo un taglio dei cosiddetti oneri di sistema (per energie rinnovabili, nucleare ecc.) che gravano sulla bolletta (20 per cento sulla luce e 4 per cento sul gas).