Anche nel 2020 l’Italia è stata la prima beneficiaria della finanza Bei con 11,9 miliardi (+8,2%) di prestiti e garanzie per 32,4 miliardi di investimenti sostenuti.
Il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, Dario Scannapieco, ha spiegato che «più di 1 euro su 6 erogati dalla Bei è andato all’Italia», dove è anche aumentata l’attività di consulenza sui progetti (sono state 121 le richieste lo scorso anno). Per Scannapieco è necessario «lavorare sulla qualità delle amministrazioni» per portare avanti i progetti, «dal 2008 si è assistito a un drammatico impoverimento della Pa». In tal senso Next Generation Eu «deve creare un elemento di discontinuità nel modo in cui lo Stato opera e realizza i progetti. È l’ultima opportunità per cambiare il Paese». Ora il rischio è una sorta di competizione finanziaria tra gli strumento offerti dalla Bei e quelli del Recovery Fund, perché «ci sono meno progetti delle risorse a disposizione». Ma la Bei sta lavorando con il Mef per «un meccanismo di complementarietà per usare le risorse nel modo più ottimale».