05.04.2013

Riscossione sempre più slow

  • Italia Oggi

Riscossione slow. Quasi il 95% delle somme incassate da Equitalia riguarda procedure attivate almeno cinque anni prima. Tenuto conto dei tempi medi dell’accertamento, si tratta quindi di pendenze fiscali vecchie di almeno 7-8 anni. Solo il 3,5% degli importi affidati agli agenti della riscossione viene incamerato dalle casse pubbliche entro due anni dalla consegna del carico. È quanto emerge dalla relazione sull’andamento della riscossione per l’anno 2011, presentata dal ministro dell’economia al parlamento (si veda ItaliaOggi di ieri).

Il 2011 ha fatto segnare la percentuale più bassa del periodo 2008-2011 in termini di riscossioni su ruoli consegnati nell’anno stesso: tale valore, pari al 2,34% nel 2008, è sceso progressivamente a 2,09% nel 2009, 2,06% nel 2010 e 1,67% nel 2011. Con riferimento alle performance di riscossioni nel secondo anno dalla consegna del carico ruoli, il dato 2011 (1,77%) risulta in leggero calo rispetto a quella registrata nel 2010 (1,93%).

A fronte di una generalizzata «tenuta» degli incassi nonostante la crisi economica, quindi, i tempi della riscossione si dilatano. Tale fenomeno, evidenzia la relazione, dipende principalmente da due ragioni: la prima è data dall’aumento dei volumi affidati dagli enti impositori agli agenti della riscossione. Il carico lordo, vale a dire le somme da riscuotere, è passato dai 46 miliardi di euro del 2008 ai 72 miliardi del 2011. Anche il carico netto, ossia il totale lordo depurato degli sgravi e delle sospensioni, è salito dai 37,6 miliardi di euro del 2008 ai 63,3 miliardi del 2011.

Ma a frenare l’attività di Equitalia sono intervenute anche diverse norme: con l’acuirsi della congiuntura negativa e il crescente clima di tensione nei confronti dei propri funzionari sul territorio, dall’estate del 2011 alla fine del 2012 le procedure forzose sono state attenuate. Così facendo, peraltro, il legislatore ha delineato un quadro legislativo in controtendenza rispetto a quella accelerazione della riscossione ricercata con l’introduzione dell’accertamento esecutivo solo un anno prima (dl n. 78/2010). Il rallentamento trova conferma pure analizzando il trend dei carichi confluiti in procedure cautelari e/o esecutive in proporzione al totale affidato: considerando per ogni anno le somme finite in riscossione tra quelle consegnate dagli enti impositori nello stesso anno e nei quattro precedenti, si passa dal 18,8% del 2008 al 14,55% del 2011. Più nello specifico, il calo si accentua per i ruoli «attivati» tra quelli consegnati nell’anno stesso: nel 2010 erano il 29,3%, nel 2011% sono stati il 17,5%.