Stanno per terminare i sonni tranquilli per gli inglesi che possiedono attività offshore. L’Hm Revenue and Customs (Hmrc), l’agenzia delle entrate inglese, mette in agguato sulle nuove sanzioni che entreranno in vigore dal 1° ottobre 2018, misura inserita nel pacchetto anti-paradisi fiscali. Il consiglio dell’Hmrc è che «chiunque abbia beni all’estero metta rapidamente le proprie carte sul tavolo o rischierà sanzioni molto più elevate». «La maggior parte dei contribuenti con attività offshore ha già rivelato i propri dati in linea con la legge del Regno Unito, quindi non hanno nulla di cui preoccuparsi, ma il tempo si sta esaurendo per la minoranza di evasori fiscali» dichiara il direttore generale dell’Hmrc, David Richardson. Ma non si tratta solo di evasori. Il governo infatti riconosce che alcune persone potrebbero non rendersi conto della necessità dichiarare le loro entrate all’estero all’Hmrc se, per esempio, hanno lavorato all’estero o stanno ricevendo entrate da una proprietà in affitto al di fuori del Regno Unito, dichiara l’agenzia.
Matteo Rizzi