07.02.2013

Rcs, summit con le banche sull’aumento

  • Il Sole 24 Ore

Il piano industriale di Rcs Mediagroup arriva alle banche, in vista dell’aumento di capitale da 400 milioni di euro.
Nei giorni scorsi, secondo le indiscrezioni, il business plan sarebbe infatti stato inviato agli istituti che dovrebbero sostenere la ricapitalizzazione del gruppo editoriale: tra i nomi che circolano ci sarebbero UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Bnp Paribas-Bnl.
L’amministratore delegato Pietro Scott Jovane, affiancato dagli advisor di Credit Suisse, starebbe quindi completando la ricognizione con le banche d’affari. Un elemento ormai definito è quello dell’entità della ricapitalizzazione, che sarà di 400 milioni di euro, mentre resta da decidere la tempistica, che in ogni caso sembra rinviata dopo le elezioni politiche di fine febbraio.
Resta da definire anche chi parteciperà all’iniezione di capitali: secondo rumors di mercato, non tutti i soci del patto potrebbero infatti partecipare all’aumento di capitale con la conseguenza che alcuni azionisti verrebbero diluiti. Il piano presentato alle banche, secondo le indiscrezioni, non è tuttavia ancora quello definitivo: cioè quello promesso in versione completa per il consiglio di bilancio che dovrebbe tenersi tra fine febbraio e inizi di marzo.
Tra i punti fermi resta la vendita dell’immobile di via San Marco (con un valore stimato intorno ai 300 milioni), retrostante la sede del Corriere della Sera di via Solferino, che invece non è in vendita.
Il piano punta anche sul ridimensionamento di alcuni dei periodici del gruppo, su un sostanziale alleggerimento degli organici (sarebbero 500 i dipendenti in uscita) e sulla razionalizzazione della presenza in Spagna e guarda alla riconversione verso il digitale.