17.06.2011

Rcs MediaGroup, sì alle fusioni

  • Il Corriere della Sera

MILANO— Sì alla semplificazione societaria con le fusioni, stop alla vendita di alcuni periodici per i quali erano pervenute manifestazioni d’interesse. Ieri si è riunito per oltre due ore il comitato esecutivo di Rcs MediaGroup, editore del Corriere della Sera, che ha anzitutto esaminato e condiviso la proposta di semplificazione e razionalizzazione societaria attraverso una serie di fusioni di società interamente controllate. Il progetto verrà presentata al consiglio del 23 giugno, che si terrà dopo l’assemblea straordinaria di lunedì prossimo chiamata a deliberare l’ampliamento dell’oggetto sociale della holding, destinata a diventare una capogruppo operativa nelle attività legate a editoria, informazione, pubblicità, intrattenimento. Nel comunicato diffuso al termine dei lavori si legge che «il perimetro del progetto coinvolga Rcs Quotidiani (con Rcs digital e Trovocasa), Rcs Periodici (con Editrice Abitare, Segesta, Pubblibaby, Rcs direct, Rizzoli publishing Italia e Sfera editore) e Rcs Pubblicità. Il programma di fusioni, che potrebbe cominciare tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2012, è destinato a produrre «benefici in relazione a flussi finanziari e relativi costi» . Interventi ritenuti «opportuni in un contesto che permane di grande incertezza sia in Italia sia, soprattutto, in Spagna, dove il mercato già registra un sostanziale rallentamento della raccolta pubblicitaria, in particolare sui mezzi televisivi» . Il comitato esecutivo, presieduto da Piergaetano Marchetti, ha poi esaminato e ritenuto «inadeguate» le dichiarazioni d’interesse pervenute per l’acquisizione delle testate Astra, Costruire, Costruire Impianti, Il Mondo, Max, Novella 2000, Ok-La salute prima di tutto, e Visto. Nella valutazione di inadeguatezza alcuni componenti l’esecutivo avrebbero sottolineato considerazioni non solo economiche, ma anche relative al profilo dei possibili acquirenti: ieri i comitati di redazione del Corriere e dei Periodici hanno chiesto all’azienda conferme sull’ipotesi che tra le offerte ci fosse quella dello «stampatore Vittorio Farina, già socio di Luigi Bisignani» (arrestato mercoledì nell’ambito dell’inchiesta P4). In seguito allo stop alla vendita, l’esecutivo ha dato mandato all’amministratore delegato Antonello Perricone di «condurre approfondimenti per individuare le forme più adeguate per la ristrutturazione e il recupero di redditività delle testate, ovvero per la loro dismissione» . I giornalisti di Rcs Periodici si sono riuniti in assemblea contro «qualsiasi smembramento dell’azienda» e hanno affidato al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero.