di Carlo Festa
Dovrebbe arrivare tra oggi e l'inizio della prossima settimana l'offerta della banca britannica Rbs per il salvataggio del gruppo nautico Ferretti, in crisi di liquidità e sotto il peso di 600 milioni di euro di debiti. Di questa cifra, una quota importante fa capo proprio a Rbs che è tra i principali creditori. Alcuni manager del colosso inglese del credito si sarebbero incontrati in questi giorni a Londra con altri creditori per perfezionare la proposta di salvataggio, che prevede tre passaggi.
Il primo, che sarebbe sul punto di essere ottenuto, sarà il via libera di almeno il 75% dei creditori al piano. Nei giorni scorsi una bozza del progetto è stata inviata ai soggetti (circa una quarantina) che possiedono il debito di Ferretti. Molti di questi sono hedge fund, che hanno comprato il debito di Ferretti sul mercato secondario londinese. Il secondo passaggio sarà la conversione del debito in capitale: in questo modo Rbs (assieme ad altri alleati) diventerà azionista del gruppo nautico di Forlì. Il terzo passaggio sarà l'iniezione di nuova finanza nella società per circa 180 milioni di euro.
Un'operazione complessa che entrerà nel vivo quando il Tribunale darà il via libera alla procedura del 182 bis, un quadro normativo che garantisce maggiormente i soggetti acquirenti. A lavorare su quest'ultimo fronte è il commercialista milanese Giovanni La Croce, noto per aver già seguito altri processi di ristrutturazione del debito: in particolare quello sulla società immobiliare Risanamento.
Ma l'operazione potrebbe subire delle modifiche rispetto alle attese di qualche settimana fa: almeno sul fronte dei soggetti coinvolti non solo come creditori ma anche come fornitori di nuova finanza e acquirenti. La compagine potrebbe dunque allargarsi: Rbs, che già era alleato all'hedge fund newyorkese Strategic Value Partners (Svp), starebbe discutendo anche con altri soggetti. Fra questi, secondo le indiscrezioni di questi giorni, ci sarebbe in modo particolare il fondo di private equity e turnaround californiano Oaktree, attualmente uno dei principali creditori di Ferretti.
Oaktree ha fra l'altro competenze specifiche nel settore della nautica, visto che in Italia ha già preso sotto il proprio controllo i Cantieri del Pardo grazie a una procedura di concordato presso il Tribunale di Forlì. Ma Oaktree è soprattutto tra i principali azionisti della tedesca Bavaria Yachts, uno dei maggiori gruppi europei della nautica.
Il tempo a disposizione non è tuttavia molto. Ferretti, pur avendo un buon portafoglio ordini, sta soffrendo di una crisi di liquidità: con risorse ormai molto assottigliate. Serve quindi a breve un'iniezione di capitali. La società (seguita dagli advisor Hsbc e dai legali di Cleary Gottlieb) fa capo in questo momento al management (il presidente Norberto Ferretti e altri dirigenti) e a Mediobanca.
L'impressione è che, entro pochi giorni, all'azienda di Forlì potrebbe arrivare l'offerta formale di salvataggio dei creditori.