Rateizzazioni fiscali a portata di tutti. Anche di chi è decaduto dal beneficio a causa del mancato pagamento di più di due rate consecutive. Più tempo anche per il pagamento dei canoni demaniali. La dead line è ora fissata al 15 settembre. Rinviata al 1° gennaio 2016 l’abrogazione per gli enti pubblici dell’obbligo di pubblicare bandi e avvisi di gara sui giornali. Queste alcune delle modifiche al decreto Irpef che, ieri, hanno trovato accoglimento nel corso delle votazioni agli emendamenti che si sono svolte nelle Commissioni finanze e bilancio del senato. In corso di risoluzione in queste ore, invece, la situazione dei fondi pensione e l’estensione del bonus 80 euro alle famiglie numerose. I nodi che dovrebbero essere sciolti attengono, da un lato, all’aumento della tassazione sui fondi pensione dall’11, all’11,5%, al fine di scongiurare, per le casse di previdenza, l’innalzamento al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie (si veda ItaliaOggi del 30 maggio) e, dall’altro lato, l’inclusione anche delle famiglie con più di tre figli a carico nell’elenco dei beneficiari degli 80 euro. Mentre, però, il relatore al dl Antonio D’Alì garantisce che «la modifica verrà introdotta», il governo frena sulle coperture. E spunta l’ipotesi della reintroduzione della tassa di successione. Per poter estendere il beneficio, infatti, servono almeno 70 milioni di euro. Resta da vedere, quindi, se le Commissioni riusciranno a sciogliere la matassa o se le questioni verranno riproposte nel corso della discussione in Aula attesa per oggi.
Cartelle Equitalia. Boccata d’ossigeno in arrivo per i contribuenti. La proposta di modifica che ha trovato accoglimento, a firma del presidente della Commissione finanze del senato Mauro Maria Marino (Pd), è volta a estendere il beneficio della rateizzazione delle cartelle di Equitalia anche ai contribuenti che, al 22 giugno 2013, erano decaduti dal beneficio a causa del mancato pagamento di più di due rate consecutive. La modifica, sostenuta a più riprese anche in sede di audizione in VI Commissione dall’amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo, prevede, però, un regime più restrittivo rispetto a quello previsto per i nuovi contribuenti (si veda ItaliaOggi del 20 maggio 2014). Chi ha già una volta perso il beneficio, infatti, potrà riottenere la rateizzazione al massimo in 72 rate e con il vincolo di poter mancare il pagamento al massimo per due volte consecutive invece delle otto previste dal nuovo regime introdotto con il decreto del fare. La richiesta, inoltre, dovrà essere presentata entro e non oltre il 31 luglio 2014. Più tempo anche per il pagamento dei canoni demaniali, il nuovo termine sarà il 15 settembre (attualmente è fissato al 15 maggio), mentre le norme sul riordino del settore dovranno essere pronte entro il 15 ottobre. Prorogata al 1° gennaio 2016, invece, l’abrogazione per gli enti pubblici dell’obbligo di pubblicare bandi e avvisi di gara sui giornali.
Tagli. Giro di vita sugli stanziamenti. Per il 2014, infatti, i gli stanziamenti iscritti in bilancio per le spese di funzionamento della Corte dei conti, del Consiglio di stato e dei Tribunali amministrativi regionali, del Csm e del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia sono ridotti, complessivamente, di 5.305.000. Entro il 15 giugno, inoltre, il Cnel dovrà versare allo stato 18,24 milioni di euro anche al fine di conseguire, per l’importo di 195 mila euro, risparmi sulla gestione corrente.
Le conferme. A trovare conferma nel corso delle votazioni, invece, le disposizioni inerenti i revisori dei conti e il comparto agricolo (si veda ItaliaOggi del 21 e 29 maggio 2014). I revisori dei conti negli enti locali non potranno svolgere l’incarico per più di due volte nello stesso ente locale. I rimborsi, inoltre, per le spese di viaggio, per vitto e alloggio non potranno superare il 50% del compenso annuo attribuito ai componenti. Per quanto riguarda il comparto agricolo, invece, per il 2014 la produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali fino a 2. 400.000 kwh anno e fotovoltaiche fino a 260 mila kwh, i carburanti ottenuti da produzioni vegetali provenienti dal fondo e i prodotti chimici derivanti da prodotti agricoli si considerano reddito agricolo. Alle produzioni eccedenti si applicherà un coefficiente di redditività del 25% escluso l’incentivo.