Via libera, dall’assemblea di Psa, all’accordo con il quale la famiglia Peugeot si impegna a sostenere la fusione con Fiat Chrysler. Il matrimonio «procede secondo i tempi e i programmi definiti», ha riferito agli azionisti l’a.d. Carlos Tavares, «e porterà a un grande campione in grado di competere nell’industria globale dell’automotive, creando una storia di successo in Cina e sul fronte della mobilità pulita». Gli ha fatto eco Louis Gallois, presidente del consiglio di sorveglianza: questa operazione darà vita a un nuovo campione mondiale «capace di competere per risorse, dimensioni e governance con i grandi gruppi a livello globale».
Tavares ha quindi rassicurato sui tempi e sulle future tappe: «Sia relativamente al signing che al closing le cose stanno progredendo esattamente come previsto. Stiamo rispettato i tempi del programma di fusione. Abbiamo depositato circa 20 dossier all’Antitrust, per metà abbiamo già ottenuto risposta (inclusi Usa, Cina e Russia). Con l’autorità della concorrenza siamo impegnati e a buon punto, il dialogo con la Ue è in corso». I prossimi passi saranno ottenere l’approvazione del Cfius e della Sec, quella delle assemblee degli azionisti e procedere quindi con il closing entro il primo trimestre 2021. «L’industria ci chiede di avanzare e progredire sulla mobilità pulita e su altre innovazioni e, in un contesto che evolve così velocemente, non è possibile farlo attraverso una crescita organica».
Per quanto riguarda i 3,7 miliardi di euro di sinergie, l’a.d. ha precisato che il 40% sarà indirizzato a un uso intelligente degli attivi, il 40% ad attività di purchasing e il 20% in materia informatica, attività di marketing e altro.
Tavares si è poi rivolto alle famiglie azioniste: «La fusione unisce due famiglie che hanno la maturità di capire che sono più forti insieme e che insieme possono produrre risultati finanziari di grande valore».