26.06.2018

Privacy, reclami formato Ue

  • Italia Oggi

Via libera da subito ai reclami previsti dal Regolamento Ue 2016/679. E stop ai ricorsi privacy. Il Garante della privacy fa chiarezza sui procedimenti di tutela di competenza dell’Authority. Nell’attesa che il governo licenzi il decreto legislativo di armonizzazione, e, quindi, in attesa che sia messo nero su bianco quali articoli del «vecchio» codice della privacy sono abrogati per incompatibilità e quali, invece, rimangono efficaci ed operativi, il Garante ha adottato la deliberazione n. 374 del 31 maggio 2018. Il provvedimento dispone che le disposizioni del Codice della privacy, relative alla procedura dei ricorsi, sono da ritenersi incompatibili con il Regolamento. La deliberazione aggiunge che il Garante, nell’ambito delle proprie attività istituzionali, provvederà alla disapplicazione degli articoli del Codice, facendo riferimento alle disposizioni di cui agli articoli 77 e seguenti del Regolamento.Nel provvedimento il Garante osserva che il Regolamento Ue è applicabile a partire dal 25 maggio 2018 e che, in assenza del decreto legislativo di armonizzazione (attuativo della legge delega 163/2017, ma in ritardo sulla tabella di marcia), le norme del Codice della privacy (dlgs 196/2003) con esso incompatibili devono essere subito disapplicate.

In effetti la procedura sui reclami introdotta dal Regolamento, anche per la cooperazione tra i diversi garanti europei, è incompatibile la procedura dei «ricorsi» disciplinati dal Codice della privacy. Naturalmente non si verifica nessun vuoto di tutela, ma solo un passaggio di consegne tra vecchi e nuovi procedimenti. A questo proposito si evidenzia che sul sito del Garante è disponibile un modello di reclamo da indirizzare al garante. Il relativo procedimento è gratuito. In sostanza chi ritiene che un suo diritto, previsto dal Regolamento Ue sulla privacy, sia stato leso, deve presentare un reclamo secondo le nuove formalità. Sul sito del Garante è anche disponibile il modello di richiesta di esercizio dei diritti che l’interessato può usare inviandolo al titolare del trattamento.

Antonio Ciccia Messina