04.03.2013

Prestiti, accorparli conviene

  • Italia Oggi

Accorpare tutti i prestiti in corso e ottenere ulteriore liquidità. È possibile con il mutuo di consolidamento dei debiti, una tipologia di finanziamento ipotecario che inizia a farsi strada anche in Italia sulla scia di una maggior propensione ai prestiti indotta dalla crisi. Vediamo come funziona questa formula e quali sono le offerte dei principali operatori del credito.

Oltre un italiano su tre richiede un prestito. Secondo il Rapporto Italia 2013 pubblicato dall’Eurispes, tra il 2009 e il 2012 oltre un italiano su tre ha richiesto un finanziamento, spinto principalmente dalla necessità di pagare debiti accumulati o dal desiderio di «ristrutturare» quelli in corso per renderne più sopportabili le rate. In base ai dati raccolti, oltre un terzo del campione intervistato (35,7%) ha fatto ricorso almeno una volta a un finanziamento negli ultimi tre anni. Inoltre, il 62,3% delle domande è stato presentato per far fronte ai debiti accumulati e il 44,4% per estinguerne altri contratti in precedenza con banche o finanziare. Tra le altre motivazioni spiccano invece l’acquisto della casa (27,8%), la copertura delle spese mediche (22,6%), matrimoni, battesimi, cresime e altre cerimonie (13,1%) e le vacanze (5%).

Mutuo di consolidamento: vantaggi e caratteristiche. Per chi ha stipulato più di un prestito con banche o altre istituzioni finanziarie è possibile ricorrere al mutuo di consolidamento dei debiti, un finanziamento ipotecario di lunga durata (in genere fino a 30 anni) il cui importo complessivo non può superare l’80% del valore dell’immobile da ipotecare, concesso a coloro che desiderano consolidare tutti i prestiti in corso in un’unica rata, con un interesse che può oscillare tra il 4 e il 6% e la possibilità di ottenere liquidità per ulteriori spese.

Una formula che permette di semplificare la gestione finanziaria dei propri debiti, visto che consente di far fronte ai propri impegni con un’unica rata relazionandosi con un solo istituto di credito.

Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto che i tassi di interesse applicati sui mutui, grazie alla garanzia dell’ipoteca sull’immobile, sono in genere inferiori a quelli applicati sui prestiti personali. Inoltre, con questa formula è possibile ottenere liquidità aggiuntiva (che può arrivare in genere fino a 50 mila euro) per qualsiasi finalità se il valore dell’immobile messo a garanzia lo permette. Da notare, infine, che se si opta per questa soluzione è la banca con cui si stipula il mutuo di consolidamento a provvedere a estinguere i debiti pregressi.

Le offerte degli operatori. Tra gli istituti di credito che offrono questa soluzione spicca Unicredit con Mutuo Contante, sia a tasso fisso sia variabile, per il consolidamento dei debiti pregressi. In questo caso il rimborso è mensile ed è possibile richiedere da un minimo di 50 mila fino a un massimo di 80 mila euro.

L’importo complessivo non può comunque superare l’80% del valore dell’immobile oggetto della garanzia ipotecaria e la durata del mutuo varia da un minimo di 61 a un massimo di 240 mesi.

Se si sceglie di optare per questa formula è obbligatoria la stipula della polizza incendio/scoppio sul fabbricato in garanzia.

L’istituto di credito propone anche Credit Express Compact, un prestito per chi vuole estinguere i finanziamenti in essere presso altri istituti di credito, società finanziarie, Banco Posta, rimborsandoli in un’unica rata mensile e potendo inoltre richiedere anche un importo aggiuntivo. Con questa formula è possibile ottenere da un minimo di 3 mila a un massimo di 50 mila euro; mentre la durata del prestito varia da 36 a 84 mesi per importi da 3 mila a 30 mila euro e da 36 a 120 mesi per cifre da 31 mila a 50 mila euro. Il tasso applicato è fisso per tutta la durata del prestito.

Anche Barclays è attiva su questo fronte con il Mutuo Fisso che, tra le finalità, include il consolidamento debiti. La durata del finanziamento può essere di 10, 15, 20, 25 e 30 anni; mentre l’importo richiedibile parte da un minimo di 50 mila euro fino a massimo il 75% del valore dell’immobile oggetto della garanzia ipotecaria, con un massimo di 500 mila euro per le finalità consolidamento debiti e liquidità. Una possibilità offerta anche con il Mutuo Variabile con Opzione che prevede una rata iniziale a tasso variabile con la possibilità di passare a tasso fisso per due, cinque o dieci anni in corrispondenza di due finestre annuali.

Infine, CheBanca! propone il consolidamento debiti, con l’erogazione di liquidità aggiuntiva, con le soluzioni Mutuo Fisso e Mutuo Variabile. L’importo massimo finanziabile espresso come percentuale del valore dell’immobile è in entrambi i casi il 70% e la liquidità aggiuntiva non può eccedere il 10% del debito residuo complessivo.

Anche il consumatore può ristrutturare i propri debiti. Chiudere con i debiti del passato e ripartire da zero. Una possibilità introdotta con la legge n. 212 del 2012 entrata in vigore lo scorso dicembre, ma solo per le persone fisiche che abbiano contratto debiti esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale. La situazione di partenza è il sovraindebitamento, con il quale la norma intende il «perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente». Nella pratica, cioè, il consumatore che abbia accumulato debiti superiori alle proprie capacità economiche può chiedere al giudice di operare un piano di ristrutturazione. La proposta dovrà poi essere valutata in base alle garanzie offerte e alla sua effettiva realizzabilità, senza dover però chiedere autorizzazioni ai creditori. In caso di lasciapassare e di rispetto degli accordi, si potrà ottenere la cosiddetta «esdebitazione», cioè l’estinzione dei debiti, senza incorrere in conseguenze civili o penali pregiudizievoli.