03.05.2017

Popolare di Sondrio a caccia di sportelli in attesa della Spa

  • Il Corriere della Sera

Mentre la maggior parte delle banche chiude gli sportelli, la Popolare di Sondrio va in controtendenza. Nel 2016 l’istituto cooperativo nato in Valtellina nel 1871 ha inaugurato cinque nuove filiali, raggiungendo quota 356 agenzie, diffuse prevalentemente in Lombardia. Anche quest’anno sono previste altre aperture. Dove? Nel Nord-Est, cioè nel territorio dove la Popolare di Vicenza e Veneto Banca stanno perdendo terreno. Sempre dalle venete, Pop Sondrio potrebbe prendere — assieme a Bper — il 40% di Arca sgr che è in vendita. La banca guidata da Mario Alberto Pedranzini ha chiuso il 2016 con un utile di 80 milioni e ha deliberato di distribuire un dividendo di 27 milioni: da quando è nata quasi 150 anni fa la banca non ha mai lasciato i soci (oggi 120 mila) a bocca asciutta. E il futuro? Proseguire con la crescita per linee interne, come ha detto in assemblea il consigliere delegato Pedranzini, mentre il presidente Francesco Venosta ha escluso fusioni. Ma una novità potrebbe esserci per l’ultima banca quotata in Borsa rimasta cooperativa grazie alla sentenza del Consiglio di Stato: i vertici hanno ipotizzato la creazione di una holding in cui mantenere il sistema «una testa un voto», e dove mettere la banca Spa, nel caso in cui la Corte costituzionale respingesse l’eccezione di incostituzionalità della riforme delle Popolari.