11.09.2020

Pmi, arriva il volano di Intesa per spingere gli investimenti

  • Il Sole 24 Ore

Uno sforzo straordinario per arginare la crisi post-Covid che investe le piccole e piccolissime aziende fiorentine. È quello messo in campo da Banca Intesa Sanpaolo e Fondazione Cassa risparmio di Firenze che hanno stanziato 60 milioni con una formula innovativa che fa leva sull’effetto moltiplicatore: l’imprenditore investe da 10mila a 50mila euro a titolo di capitale; la Fondazione di origine bancaria eroga un contributo a fondo perduto (in tutto 10 milioni) pari al doppio della cifra investita dall’impresa; la banca finanzia un “prestito d’impatto” (in tutto 50 milioni) pari a cinque volte il contributo a fondo perduto, a condizioni vantaggiose: tasso fisso 0,4%, cinque anni di preammortamento, durata decennale. Il progetto, battezzato “Rinascimento Firenze”, è dunque in grado di attivare nel complesso risorse fresche per 65 milioni di euro, hanno spiegato ieri i promotori insieme con le istituzioni fiorentine, presentando il progetto a Firenze.

«Questo è davvero uno strumento di politica sociale e di politica economica – ha sottolineato Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo collegato in streaming – che può accelerare la ripresa. In Italia stiamo vedendo segnali di recupero nel terzo trimestre, e strumenti come questo possono consentire di avere un rimbalzo significativo nel 2021 per uscire dalla crisi». Il prestito d’impatto, ha spiegato Messina, si fonda sull’azione congiunta di tre soggetti: «Gli imprenditori che dimostrano di credere nelle aziende; la Fondazione Cr Firenze che svolge una preziosa funzione sociale; la banca che è vicina al territorio attraverso i finanziamenti».

Le imprese che potranno essere finanziate sono quelle piccole e micro, attive in cinque settori significativi per l’economia e l’identità della città: l’artigianato artistico, il turismo e la filiera culturale, la moda e il lifestyle, il mondo delle startup e della tecnologia, l’agroindustria. I bandi saranno pubblicati a partire da fine settembre. «Firenze deve saper esprimere progetti ambiziosi di cambiamento senza deragliare dalla propria storia» ha detto il presidente della Fondazione Cassa risparmio di Firenze, Luigi Salvadori. «Saremo molto semplici e poco burocratici», ha promesso il dg della Fondazione, Gabriele Gori, mentre per il presidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi «questo progetto è una leva anticrisi». Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, lo considera un altro tassello per il rilancio della città: «La Giunta comunale ha appena messo sul piatto 25 milioni tra riduzione delle tasse locali e sconti Imu ai proprietari dei fondi commerciali che riducono l’affitto».