04.12.2020

Il pil aumenterà tra il 7 e il 9%

  • Italia Oggi

Scenari economici 2021-22: i più recenti aggiornamenti di quelli istituzionali a livello globale, europeo ed italiano indicano, per lo più, una ripresa molto lenta, rappresentabile in gergo come una U con il tratto basso piuttosto lungo e la seconda linea verticale più corta della prima fino al 2023-24. Alcuni prevedono anche una forma a K, in particolare per l’area euroamericana, indicando così una ripresa disomogenea, mediamente lenta.

Lo scenario Ocse stima per l’Italia un rimbalzo del pil nel 2021 di solo il 4,1% e di poco più del 3% nel 2022. Se la caduta del pil italiano nel 2020 arrivasse allo 11/12%, come appare probabile (stima preliminare via strumenti di nowcasting dello scrivente) per la recessione nel quarto trimestre, allora il ritorno ai numeri 2019 avverrebbe nel 2023-24. Queste inferenze, però, non calcolano la probabilità del caso migliore in relazione a quello peggiore perché il primo non è stato individuato.

Chi scrive, invece, ha tentato questo calcolo inserendo nella simulazione un effetto abbastanza rapido, per lo meno nell’area europea, della vaccinazione di massa: i numeri in generale migliorano di molto e quelli dell’Italia moltissimo alla condizione che l’effetto scatti nell’estate 2021. Ed è incline a scommettere su una ripresa a V (con un po’ di effetto K) nell’area europea ed in Italia perché la probabilità di un caso migliore tende a superare quella del peggiore.

Tale stima «contrarian» non è necessariamente una critica alla scenaristica istituzionale. Questa ha incluso con prudenza metodologica nei calcoli (per lo più risalenti ai primi o alla metà di novembre) – i tempi e le quantità di vaccinazione comunicati dai governi che prevedono un’immunizzazione di massa non rapida. Ma nelle ultime due settimane il potenziale di accelerazione è aumentato di molto in America, Europa e Asia industrializzata. Ciò rende razionale derivare una probabilità prevalente di caso migliore.

Ma corrisponde alla realtà osservabile? Che ora tutte le nazioni stiano accelerando l’organizzazione per la distribuzione rapida e controllata di un vaccino è un dato evidente. La varietà dei vaccini disponibili in autorizzazione è rilevante. In Italia è promettente sul piano dell’efficienza distributiva l’ingaggio massivo delle Forze Armate. Pertanto chi scrive stima un rimbalzo del pil italiano 2021 fra il 7 e il 9% (compatibile con la reattività mostrata dal sistema nel terzo trimestre 2020) e tra il 4 e il 6% nel 2022, alla condizione di politiche non ostative del mercato e di mantenimento fino al 2022 degli interventi d’eccezione sia Ue sia Bce.