Per l’Ami, Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, si tratta, con una certa enfasi, di «una nuova era», anche se non mancano alcuni punti critici. «Quando le separazioni sono consensuali e non ci sono particolari difficoltà, in teoria si potrebbe sciogliere il matrimonio in otto/nove mesi. Restano invece le criticità di sempre per le separazioni giudiziali: il termine di 12 mesi per proporre il divorzio dall’inizio della separazione è assolutamente ottimistico, conoscendo i tempi della giustizia italiana. Pertanto nelle procedure contenziose l’attesa resterà lunga, considerato che per chiedere il divorzio bisogna definire con sentenza la separazione».
Nel dettaglio, nelle separazioni giudiziali:
è ridotta da tre anni a 12 mesi della durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio;
il termine decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale nella procedura di separazione personale.
Nelle separazioni consensuali:
taglio a sei mesi del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio;
estensione del termine breve anche alle separazioni che, inizialmente contenziose, si trasformano in consensuali;
decorso del termine anche in questo caso dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.
Qualche dato, infine. Nel 2012, per l’Istat, le separazioni sono state 88.288 e i divorzi 51.319, entrambi in calo rispetto all’anno precedente (rispettivamente -0,6% e -4,6%). Anche i tassi di separazione e di divorzio, in continua crescita dal 1995, registrano una battuta d’arresto nel 2012. Per ogni 1.000 matrimoni, si contano 311 separazioni e 174 divorzi. Nel nostro Paese, per i divorzi concessi nel 2012, l’intervallo di tempo intercorso tra la separazione legale e la successiva domanda di divorzio è stato pari o inferiore a cinque anni nel 62,3% dei casi.
La durata media del matrimonio al momento dell’iscrizione a ruolo del procedimento risulta pari a 16 anni per le separazioni e a 19 anni per i divorzi. I matrimoni più recenti durano di meno. Confrontando i matrimoni celebrati nel 1985 con quelli del 2005, le unioni interrotte dopo sette anni da una separazione sono raddoppiate, passando dal 4,5% al 9,3%.