La Banca centrale cinese ha ridotto la quantità di liquidità che le banche devono accantonare come riserve per la seconda volta in meno di un mese, con l’obiettivo di stimolare l’economia colpita dal coronavirus. Il rapporto tra le riserve obbligatorie delle banche commerciali cittadine e di quelle rurali verrà tagliato di un punto percentuale, liberando liquidità nel sistema bancario per 400 miliardi di yuan (52,2 mld euro). Il coefficiente di riserva sarà abbassato in due scaglioni: il 15 aprile e il 15 maggio.
La mossa mira a incoraggiare ulteriormente i prestiti alle piccole imprese in difficoltà. L’iniziativa di ieri segue quella mirata di metà marzo e quella universale presa a inizio anno. La People’s Bank of China taglierà anche il tasso di interesse per le riserve in eccesso dallo 0,72 allo 0,35%.