12.03.2018

Pagamenti sempre più hi-tech

  • Italia Oggi

Dall’utilizzo dello smartphone come portafoglio virtuale nei negozi, all’uso delle carte di credito in modalità contactless, fino a soluzioni in mobilità via cellulare per la sosta o per il car sharing, i sistemi di pagamento diventano sempre più hi-tech. Un fenomeno che sta cominciando a decollare anche in Italia, dove aumentano le persone che scelgono metodi innovativi, anche grazie a un’offerta che si sta arricchendo ed evolvendo. Secondo l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, i pagamenti innovativi sono in ascesa: nel 2017 hanno superato i 46 miliardi di euro (+50% rispetto al 2016) e la stima è di arrivare a 100 miliardi nel 2020.

«Nel 2017 i pagamenti digitali con carta in Italia sono cresciuti di oltre il 10%, raggiungendo i 220 miliardi di euro, pari al 28% dei consumi delle famiglie italiane», spiega Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. «Le modalità più innovative di pagamento digitale valgono oggi il 21% del totale dei pagamenti digitali con carta, mentre nel 2016 si fermavano al 15%». La componente principale nell’ambito di questi metodi innovativi è costituita dall’acquisto di beni e servizi e dal pagamento di ricariche, bollette e tasse tramite pc e tablet con carta di credito o attraverso il portafoglio virtuale (escluse le operazioni con l’home banking), che valgono 20,3 miliardi di euro, segnando un +10%. Per il futuro però «il contributo maggiore alla crescita sarà probabilmente riconducibile ai pagamenti contactless, quindi semplicemente avvicinando la carta al Pos senza la necessità di inserirla, e ai pagamenti tramite smartphone presso i punti vendita, finalmente in fase di decollo», osserva Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce. «Senza dimenticare i servizi di mobilità: oggi sono 8 milioni le soste pagate tramite cellulare, in 50 comuni è possibile attivare un servizio di car sharing e in 110 uno di bike sharing».

I pagamenti contactless con carta aumentano del 150% toccando i 18 miliardi di euro (l’8% del transato con carta), per un totale di 400 milioni di transazioni effettuate (l’11% delle transazioni con carta e oltre il 15% delle transazioni con carta in negozio), e si prevede entro il 2020 un valore tra i 50 e i 90 miliardi di euro. Anche l’infrastruttura a sostegno è ormai consolidata, visto che oltre un Pos su due (1,4 milioni a fine 2017, con un incremento del 40% rispetto al 2016) funziona senza contatto.

Per quanto riguarda i pagamenti tramite smartphone presso i punti vendita (mobile proximity payment) si parla di oltre 70 milioni di transato (erano 10 milioni scarsi del 2016), grazie alla crescita dei servizi basati sul conto corrente e all’arrivo di Apple Pay. Sono circa 500 mila gli utenti attivi e nell’arco di due anni si potrebbe arrivare a una cifra tra i 3,2 e i 6,5 miliardi di euro. Anche gli acquisti di beni e servizi tramite siti mobili o app (il mobile remote commerce) sono in incremento (+65%) superando i 5,8 miliardi di euro di transato (valeva 3,5 miliardi nel 2016) pari a circa il 25% del totale nell’e-commerce.

A rallentare un po’ sono i pagamenti con il cellulare di ricariche telefoniche, bollette, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto e taxi (il mobile remote payment), seppur in crescita del 35% rispetto al 2016 per un totale di quasi 800 milioni di euro. Una componente molto dinamica è rappresentata dai servizi di mobilità (oltre 120 milioni di euro, a +33%): aumenta infatti il pagamento dei parcheggi via mobile, oltrepassando i 27 milioni di euro (+63%), e anche il car sharing e il bike sharing, che insieme raggiungono 76 milioni di euro (+41%). «Il noleggio delle auto o delle bici on demand tramite smartphone sta diventando un’abitudine per il 37% della popolazione italiana, che comprende non solo i turisti che si trovano di passaggio nelle città abilitate, ma anche i residenti delle grandi città», osserva Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio. Considerando poi il transato dei mobile Pos, si tratta di 900 milioni di euro (+9%), con 90 mila unità attive (+6%), ciascuna delle quali transa in media circa 10 mila euro; entro il 2020 i mobile Pos attivi potrebbero arrivare a transare 1,1-1,3 miliardi di euro all’anno. Le direttrici di innovazione che il mondo dei pagamenti seguirà vanno «dal mobile wallet evoluto che integra pagamento digitale e carte fedeltà, all’autorizzazione dei pagamenti attraverso i tratti biometrici della persona, ai trasferimenti di denaro in meno di 10 secondi in modalità peer to peer. Si riconfermano i principali trend che riguardano i pagamenti tramite smartphone, l’evoluzione delle nuove monete virtuali, oltre all’intelligenza artificiale applicata al mondo delle transazioni; senza dimenticare le applicazioni legate all’internet delle cose, con automobili in grado di pagare il parcheggio e frigoriferi capaci di effettuare la spesa in autonomia», conclude Asaro.