23.10.2020

Nuove competenze, al via il fondo da 730 milioni

  • Italia Oggi

Più di 700 milioni di euro da qui al 2021 a favore di datori di lavoro privati che rimoduleranno gli orari di lavoro introducendo percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore. È la dotazione che avrà il Fondo nuovo competenze, strumento introdotto dal decreto Rilancio finalizzato a «innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro», come si legge sul sito del ministero guidato da Nunzia Catalfo, che ieri ha annunciato sul proprio portale la pubblicazione del decreto attutivo che istituisce ufficialmente il fondo.

Il fondo interverrà «per consentire la graduale ripresa dell’attività dopo l’emergenza, con la finalità di innalzare il livello del capitale umano offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuovi o maggiori competenze, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall’emergenza Covid-19». Per raggiungere questi obiettivi il Fondo, istituito presso l’Anpas, avrà una dotazione iniziale di 230 milioni di euro, incrementata di ulteriori 200 milioni per il 2020 e di altri 300 per il 2021, per un totale di 730 milioni di euro. Potranno avvalersi delle risorse dello strumento «tutti i datori di lavoro privato che abbiano stipulato contratti collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, stabilendo che parte dell’orario di lavoro sia finalizzato alla realizzazione di appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore». I programmi dovranno essere sottoscritti necessariamente entro il 31 dicembre 2020, ma potranno proseguire anche per il 2021. L’Anpal dovrà pubblicare sul proprio sito internet l’avviso che definirà termini e modalità per la presentazione delle istanze di accesso al fondo. Le informazioni dovranno arrivare entro due settimane dalla pubblicazione del decreto, ovvero da ieri.

Entro il 31 dicembre, quindi, le aziende che vorranno attingere al Fondo dovranno sottoscrivere un contratto collettivo che dovrà prevedere: i progetti formativi, il numero di lavoratori coinvolti nell’intervento e la quantità di ore da destinare ai corsi. Una volta accolta la domanda dall’Anpal, l’erogazione del contributo sarà con cadenza trimestrale.