Esaurito in un batter d’occhio il bond convertibile da un miliardo lanciato da Nexi e legato alla fusione con Nets. L’obbligazione, con scadenza 2028, servirà a coprire parte dell’indebitamento da 1,7 miliardi della società olandese, già garantito dalle banche.
Secondo Bloomberg le richieste in un’ora e mezza avevano già coperto l’offerta iniziale. La fusione, annunciata a novembre scorso, dovrebbe diventare effettiva entro l’estate ma la struttura dell’emissione lascia un margine più ampio: l’aumento di capitale al servizio del bond dovrà essere deliberato, precisa una nota, entro il 31 dicembre se la fusione avverrà entro ottobre 2021; se invece la fusione dovesse slittare verrà deliberato comunque non oltre il 28 febbraio 2022.
Il consorzio di banche, i “joint bookrunners” BofA, Jp Morgan, Credit Suisse, Hsbc e Imi-Intesa Sanpaolo come da prassi insieme al bond convertibile effettueranno «il simultaneo collocamento accelerato di azioni ordinarie Nexi per conto dei sottoscrittori che intendano procedere con la vendita allo scoperto con finalità di hedging», cioè per coprirsi dai rischi.