Tra capitale al 30 settembre (12,8% come core tier 1), aumento da 2,5 miliardi e rimborso dei Monti bond (1 miliardo) Mps rispetterebbe già adesso la richiesta Bce del 14,3% di capitale. Ma il Monte punterebbe a uno sconto su questa soglia, che in ogni caso potrebbe soddisfare con una forte svalutazione dei crediti, stimata dagli analisti in 3 miliardi (oltre agli 1,2 emersi in Aqr). Mps vorrebbe anche ottenere una riduzione di circa 390 milioni sullo shortfall, visto che lo scenario avverso sul 2014 ipotizzava un utile operativo pre-accantonamenti più basso rispetto a quello effettivo.
I soci esteri Fintech e Btg Pactual sono favorevoli alle svalutazioni, anche per rendere Mps più forte in vista di un’aggregazione. I 3 miliardi di rettifiche sarebbero coperti con i 2,5 miliardi di aumento, anche se ieri sul mercato alcuni osservatori ipotizzavano che — in presenza di una pulizia più profonda legata a un eventuale deterioramento dei crediti anche nel quarto trimestre — Mps potrebbe incrementare la richiesta di capitali sul mercato. Anche questo fa parte dell’interlocuzione con la Bce, e Profumo e Viola potrebbero averne discusso ieri in Bce.