23.12.2016

Mps passa dal Cda al Cdm

  • Italia Oggi

L’operazione di aumento di capitale, lanciata lunedì 19 dicembre, non si è chiusa con successo, ha reso noto Banca Monte dei Paschi di Siena in serata. Un esito scontato. Dunque, l’intervento dello Stato si è reso inevitabile. Il Consiglio dei ministri è stato convocato d’urgenza ieri sera alle 21.30.
Via al decreto legge per l’intervento con l’istituzione di un fondo da 20 miliardi che potrà servire anche per altri istituti in crisi. Mps, dunque, sarà banca di Stato. Non sono stati raccolti ordini di investimento sufficienti a raggiungere la somma di 5 miliardi, necessaria a consentire il deconsolidamento dei non performing loan e il raggiungimento degli altri obiettivi di rafforzamento patrimoniale posti a base dell’operazione annunciata lo scorso 25 ottobre nonché delle autorizzazioni ricevute dagli organismi di vigilanza nazionali e sovranazionali. B.Mps era stata sull’ottovolante ieri a piazza Affari, oggi sarebbe precipitata. Senza l’intervento dello Stato per evitare il dramma. La banca ha comunicato l’esito delle adesioni volontarie alla conversione dei bond (2,45 mld euro) e ha preso atto che non ci sono anchor investor che abbiano mostrato interesse a sottoscrivere l’aumento di capitale. I vertici della banca non potevano che sancire il fallimento della soluzione privata di mercato. I titoli conferiti in adesione alle offerte Lme saranno restituiti ai rispettivi portatori nei termini indicati nella relativa documentazione di offerta. Le banche d’affari coinvolte a vario titolo nel consorzio di collocamento e nell’operazione di cartolarizzazione, ivi comprese JpMorgan e Mediobanca, non riceveranno alcuna commissione. Il comunicato si chiude con un ringraziamento ai dipendenti.

Franco Adriano