«In Italia siamo leader, ma nel mondo ci confrontiamo con dei giganti: l’unico modo per restare competitivi è puntare su know how, creatività, forza del made in Italy – aggiunge Carraro – Sia io sia Edoardo siamo maniaci di numeri: studiamo tutto, ma poi cerchiamo di farci guidare dall’istinto e dal cuore». Il risultato di questa affinità elettiva è una collezione di orologi da donna Furla by Morellato (quelli da uomo arriveranno nel 2017) che verrà presentata a Baselworld , la più importante fiera dell’orologeria al mondo, che si terrà a Basilea dal 17 al 24 marzo. L’entry price sarà di 150 euro ma si arriverà a 400, per una licenza che «in cinque anni dovrebbe portare a un fatturato di 25 milioni », ha precisato Carraro.
La distribuzione sarà triplice: «Ci sarà uno spazio dedicato in tutte le nostre boutique e sul canale e-commerce – ha spiegato Poletto – ma pensiamo anche a capsule collection per i flagshipstore più importanti, come quello di corso Vittorio Emanuele a Milano». «Baselworld ci servirà per siglare ulteriori accordi di distribuzione wholesale, soprattutto all’estero. Furla è già fortissimo in Giappone, per quanto riguarda i mercati non occidentali – ha aggiunto Carraro –. Noi possiamo dare un grande contributo grazie ai contatti che abbiamo in Medio Oriente, dove sta crescendo l’offerta di prodotti premium, di lusso accessibile», Il tema del pricing è oggi attualissimo, persino per molti marchi del lusso “assoluto”.
«Credo che il successo delle borse e accessori Furla, azienda che continua a crescere a due cifre, si spieghi con la creatività e con il rapporto qualità-prezzo: i consumatori di tutto il mondo, lo considerano corretto, non solo dal punto di vista economico, ma pure, lasciatemelo dire, da quello etico», conclude Poletto. «Penso sia finita la corsa al rialzo che per molti anni ha caratterizzato l’Asia – conferma Carraro –. Oggi i consumatori, specie i giovani, che sono il futuro dei nostri business, cercano creatività, originalità, credibilità. Ma al giusto valore».