La questione degli Npl in pancia alle banche italiane «è sotto controllo»: lo ha detto l’a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, durante il Forum di Davos. «L’interazione con la Bce è sempre stata sollevata, non è una novità di oggi: fa parte del loro lavoro vigilare, così come fa parte del nostro dimostrare che non è fondato chiedere una svalutazione al 100%. L’azione è svolta sul patrimonio di vigilanza e non sul conto economico, quindi gli impatti non sono significativi. Non bisogna esasperare aspetti che sono sotto controllo». In generale «il sistema bancario italiano è in condizioni di stabilità, non ci sono criticità significative. Carige ha una quota di mercato intorno all’1%: non bisogna enfatizzare singoli casi circoscritti».Per quanto riguarda l’Italia, Messina ha sottolineato che «i fondamentali del paese sono forti e rimangono forti, così come le nostre pmi e tutto il settore orientato all’export». Tuttavia «sarebbe corretto uno spread a 150 punti base».
Quanto a Ca’ de Sass, il capoazienda si è detto soddisfatto della chiusura del bilancio 2018: «Intesa Sanpaolo si conferma essere una banca fortissima in Europa, così come dimostrato dall’esito degli stress test».