07.02.2020

Mediobanca, più utili «Rivedremo lo statuto»

  • Il Corriere della Sera

Mediobanca chiude il primo semestre 2019-2020 con un utile netto in crescita del 4% a 468 milioni di euro, superiore alle attese degli analisti di circa 446 milioni. Contemporaneamente il ceo Alberto Nagel — in vista dell’assemblea di ottobre per il rinnovo del consiglio — apre alle modifiche allo statuto, stimolate dall’uscita di Unicredit, dall’ingresso di Leonardo Del Vecchio con la sua Delfin sarl con il 9,8% e dalla possibile vendita di Mediolanum. «Tenuto conto dei cambiamenti importanti nel nostro azionariato e del venir meno di determinati conflitti di interessi il board può migliorare lo statuto e renderlo in linea con prassi di mercato», ha spiegato Nagel.

In particolare verrà eliminata la clausola che impone di nominare come ceo un manager interno di Piazzetta Cuccia, che era stata introdotta quando Unicredit rilevò Capitalia arrivando a detenere il 17% circa di Mediobanca. Il tutto per «proporre una lista di amministratori che sia ancora più indipendente e adeguata a gestire un business come quello di Mediobanca». Un’apertura nei fatti anche Del Vecchio, che secondo indiscrezioni puntava a eliminare quel vincolo. «Sono certo che l’ultima cosa che Delfin vuole è che Mediobanca perda valore o venga vista come una storia non più allineata alle migliori del mercato», ha detto Nagel.

Circa i numeri, con 2 miliardi di raccolta netta, di cui 1,6 miliardi nell’ultimo trimestre, e 5 miliardi di nuovi finanziamenti tra mutui e credito al consumo «abbiamo stabilito nuovi record dal punto di vista commerciale e questo rappresenta la migliore base di partenza per la generazione dei ricavi», ha commentato Nagel, e «questo permetterà di «accelerare sul nostro piano di crescita». I costi si sono attestati al 45% dei ricavi e il ritorno sul capitale (Rote) a oltre il 10%.

A livello patrimoniale l’istituto di Piazzetta Cuccia si conferma tra i più solidi con un indice Cet1 stabile al 14,1%, che è superiore ai minimi regolamentari di oltre 550 punti base. La borsa, che in un primo momento aveva apprezzato i risultati, ha poi invertito la rotta, con Mediobanca che ha chiuso a 9,458 euro, -1,19%.