Mediaset ha convocato il consiglio per esaminare (e approvare) l’intesa con Vivendi. L’accordo, che arriva dopo una lunga trattativa, è destinato a cambiare gli orizzonti del Biscione che potrà allargare il proprio raggio d’azione all’Europa, grazie all’alleanza con il gruppo media francese presieduto da Vincent Bolloré, che è anche primo azionista di Telecom Italia. E a sua volta Vivendi potrà accelerare sia nello sviluppo del business della pay-tv sia nei contenuti.
Il board di Mediaset è stato convocato per questo pomeriggio alle 17 mentre Vivendi non ha bisogno del passaggio nel board poichè il Ceo, Arnaud de Puyfontaine ha già i poteri per firmare l’accordo. Il perno attorno a cui ruota l’alleanza, che prevede anche uno scambio azionario tra i due partner e l’ingresso di un rappresentante nei rispettivi board, è Mediaset Premium. La pay-tv del Biscione passerà sotto le insegne di Vivendi, che già controlla CanalPlus in Francia, ma solo per quello che riguarda gli asset nel calcio: abbonati, canali, diritti di trasmissione, strutture tecniche e redazioni. Il gruppo di Cologno continuerà quindi ad avere la proprietà degli otto canali che trasmettono film e serie tv sul digitale, diritti inclusi, restando fornitore di Premium. E continuerà, ovviamente, ad avere il controllo dei canali free in cui è leader.
I due alleati collaboreranno inoltre nella produzione e vendita di contenuti, segmento su cui in particolare i francesi stanno puntando molto. Vivendi è il primo azionista di Banijay e ha messo nel mirino Cattleya. L’accordo prevede anche il lancio di una nuova piattaforma streaming, mettendo insieme Infinity (Italia e Spagna) con la tedesca Watchever. Lo streaming è il secondo snodo dell’accordo ed è la risposta non solo a Netflix, ma anche alle altre piattaforme che stanno prendendo piede sul web. A suggellare l’intesa sarà uno scambio azionario, che dovrebbe riguardare il 3,5% del capitale, e l’apertura dei rispettivi consigli a un nuovo membro che per Mediaset sarebbe il ceo e vicepresidente Piersilvio Berlusconi mentre Vivendi potrebbe indicare Yannick Bolloré, secondogenito di Vincent e attuale presidente e ceo di Havas. Di certo non c’è nulla, anche perché serviranno diverse settimane per le procedure autorizzative e societarie.
Federico De Rosa