10.11.2020

L’utile Bp Sondrio a 64,5 mln euro

  • Italia Oggi

Banca popolare di Sondrio ha realizzato nei nove mesi un utile netto di 64,5 milioni di euro, in calo del 47,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. La redditività consolidata complessiva si è attestata a 132,4 milioni (-16,8%). L’istituto ha sottolineato che i ratio patrimoniali si mantengono ai vertici del settore bancario. Nella versione fully phased il Cet 1 si è posizionato al 16,25%.

Le nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese sono balzate del 50% a circa 4 miliardi di euro, «a conferma dell’importante sostegno fornito all’economia reale durante l’attuale crisi». In forte riduzione lo stock dei crediti deteriorati lordi a 2,756 miliardi (-26,1%). I tassi di copertura degli Npl, nonostante il fisiologico calo dovuto all’operazione di cessione finalizzata lo scorso semestre, «si confermano su livelli particolarmente elevati pure nel confronto con i dati medi di sistema». Il coverage del totale crediti non performing è al 55,17% dal 57,83% di fine 2019. La raccolta diretta è ammontata a 33,193 miliardi (+1,7% da dicembre e +2,4% su base annua) e quella indiretta a 32,76 mld (rispettivamente -3 e -0,7%). La raccolta assicurativa è stata pari a 1,690 miliardi (+5,1 e +10,7%). I finanziamenti verso clientela sono cresciuti del 5,3% da dicembre a 28,841 mld.

«La forte ripresa dei contagi da coronavirus registrata nell’ultimo mese sta costringendo tutti – a fare di nuovo i conti con una situazione di tipo emergenziale, accrescendo le già note complessità legate allo scenario di mercato», ha osservato l’a.d. Mario Pedranzini. «Mi fa quindi piacere affermare che, nonostante il contesto impegnativo, i primi nove mesi dell’anno permettono di consuntivare risultati positivi. Il nostro gruppo, grazie alla sua diversificazione e all’impegno delle rispettive strutture, ha espresso adeguate capacità di reazione nel contrastare eventi negativi imprevisti e persistenti. Entro la fine dell’anno assisteremo al completamento dell’annunciato percorso di de-risking, mediante un’ulteriore cessione di circa 400 milioni di euro di crediti deteriorati, che porterà l’Npl ratio in area 8%».