Una strada non molto diversa da quella che ora vede protagoniste la Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che in comune hanno anche l’ascesa di due nuovi manager al timone, Francesco Iorio e Cristiano Carrus. Le due popolari al momento si trovano al di sotto dei ratio fissati da Francoforte, ma – secondo quanto comunicato lunedì sera – potranno risalire a un livello di sicurezza grazie al nuovo round di aumenti attualmente in cantiere, peraltro in parallelo alla trasformazione in Spa e alla quotazione in Borsa (con i relativi effetti sul valore dei titoli). La banca presieduta da Gianni Zonin – reduce da una semestrale chiusa in rosso per un miliardo – due settimane fa ha annunciato una manovra da un miliardo e mezzo, invece Veneto Banca (dove la perdita di gennaio-giugno è stata di 213 milioni) ha comunicato l’intenzione di procedere a un nuovo aumento senza svelarne ancora l’importo: il mercato si attende un’operazione compresa tra 500 e 800 milioni, ma solo al termine delle verifiche in corso, effettuate sempre sotto il controllo Bce, sarà stabilita la cifra definitiva.
09.09.2015
L’ultimo round di aumenti decisivo per centrare i target
- Il Sole 24 Ore
Una strada non molto diversa da quella che ora vede protagoniste la Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che in comune hanno anche l’ascesa di due nuovi manager al timone, Francesco Iorio e Cristiano Carrus. Le due popolari al momento si trovano al di sotto dei ratio fissati da Francoforte, ma – secondo quanto comunicato lunedì sera – potranno risalire a un livello di sicurezza grazie al nuovo round di aumenti attualmente in cantiere, peraltro in parallelo alla trasformazione in Spa e alla quotazione in Borsa (con i relativi effetti sul valore dei titoli). La banca presieduta da Gianni Zonin – reduce da una semestrale chiusa in rosso per un miliardo – due settimane fa ha annunciato una manovra da un miliardo e mezzo, invece Veneto Banca (dove la perdita di gennaio-giugno è stata di 213 milioni) ha comunicato l’intenzione di procedere a un nuovo aumento senza svelarne ancora l’importo: il mercato si attende un’operazione compresa tra 500 e 800 milioni, ma solo al termine delle verifiche in corso, effettuate sempre sotto il controllo Bce, sarà stabilita la cifra definitiva.