Ma da Bruxelles è in arrivo un altro verdetto decisivo per i conti italiani. L’Ecofin si appresta a rivedere i criteri di calcolo dell’ output gap , cioè la differenza tra il prodotto interno lordo potenziale e quello effettivo, da cui dipende il peso della manovra correttiva per azzerare l’indebitamento strutturale. Secondo il governo, Bruxelles sottostima la crescita potenziale dell’Italia, aumentando così la portata delle manovre necessarie per tenere i conti in ordine. «Dopo tre anni di recessione, le misure prese con un metodo del passato vanno riviste», dice Padoan. Che parla anche di possibili «conseguenze occupazionali» del piano privatizzazioni, visto che prima di essere messe sul mercato le aziende pubbliche andranno rese più appetibili. E, almeno per Enel, l’operazione sembra per il momento congelata: «La cessione di quote – osserva il ministro dell’Economia – sarà decisa in un momento più favorevole». Tra i nodi della legge di Stabilità da sciogliere nei prossimi giorni al Senato c’è quello dei dipendenti delle province: il presidente delle Regioni Sergio Chiamparino parla di «bomba esuberi». Risponde il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa: «Nessuno sarà licenziato, come da protocollo siglato con i sindacati dall’allora ministro Delrio». In ogni caso saranno 20 mila i dipendenti da spostare nei Comuni o nelle Regioni. Per 5 mila sarà possibile il prepensionamento, con le regole applicate prima della riforma Fornero.
Lotta all’evasione, 3,5 miliardi in più Premio ai Comuni che collaborano
Ma da Bruxelles è in arrivo un altro verdetto decisivo per i conti italiani. L’Ecofin si appresta a rivedere i criteri di calcolo dell’ output gap , cioè la differenza tra il prodotto interno lordo potenziale e quello effettivo, da cui dipende il peso della manovra correttiva per azzerare l’indebitamento strutturale. Secondo il governo, Bruxelles sottostima la crescita potenziale dell’Italia, aumentando così la portata delle manovre necessarie per tenere i conti in ordine. «Dopo tre anni di recessione, le misure prese con un metodo del passato vanno riviste», dice Padoan. Che parla anche di possibili «conseguenze occupazionali» del piano privatizzazioni, visto che prima di essere messe sul mercato le aziende pubbliche andranno rese più appetibili. E, almeno per Enel, l’operazione sembra per il momento congelata: «La cessione di quote – osserva il ministro dell’Economia – sarà decisa in un momento più favorevole». Tra i nodi della legge di Stabilità da sciogliere nei prossimi giorni al Senato c’è quello dei dipendenti delle province: il presidente delle Regioni Sergio Chiamparino parla di «bomba esuberi». Risponde il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa: «Nessuno sarà licenziato, come da protocollo siglato con i sindacati dall’allora ministro Delrio». In ogni caso saranno 20 mila i dipendenti da spostare nei Comuni o nelle Regioni. Per 5 mila sarà possibile il prepensionamento, con le regole applicate prima della riforma Fornero.