18.05.2017

Liste di priorità per i processi

  • Italia Oggi

Criteri di priorità nella fissazione dei processi e limite minimo di cause da trattare ogni anno. Li ha stabiliti la procura della repubblica del tribunale di Torino per garantire l’esaurimento del maggior numero possibile di processi penali nei tre gradi di giudizio prima della prescrizione e, in ogni caso, delle cause di maggior rilevanza. Le «direttive in tema di priorità nella trattazione dei procedimenti iscritti per reati che ne consentono la trattazione con citazione diretta ex art. 550 ccp» sono state emesse dal procuratore della repubblica in accordo con il presidente del tribunale. Per quanto riguarda la capacità di definizione dei processi della VI sezione, è stata calcolata in un totale complessivo di 2.400 processi annui da trattare in udienza pubblica. L’obiettivo di rendimento annuale è stato determinato assumendo una previsione di trattazione di 400 fascicoli annui per ciascuna coppia «giudice togato più Got» e tenendo conto del numero di presenze effettive. Quanto ai criteri di priorità non sono stati considerati prioritari i processi relativi a reati per i quali la prescrizione maturi entro un termine che rende altamente improbabile la possibilità di pervenire a una pronuncia irrevocabile e, quindi, quelli per i quali la prescrizione maturi entro i due anni dal momento della data di prima udienza. Inoltre, per evitare il progressivo invecchiamento delle cause in attesa, il presidente del tribunale di Torino prevede che «tutte le sopravvenienti richieste della procura non siano semplicemente messe in coda ma gradualmente inserite in calendario sul plafond delle complessive giacenze, di modo da garantire l’utile esercizio della giurisdizione penale su tutti i processi che si andranno a celebrare». Prioritari, quindi, saranno: i processi con imputati sottoposti a misura cautelare in ordine discendente in ragione della progressiva minore afflittività; i processi per i quali attualmente sia prevista udienza preliminare commessi in epoca antecedente all’innalzamento della pena massima; i processi relativi delitti commessi in violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni o all’igiene del lavoro e i delitti commessi in violazione delle norme della circolazione stradale.