Nel corso del 2017 l’Inps ha monitorato e mappato tutte le pagine Facebook che nel titolo fanno riferimento, diretto o indiretto, ad Inps. Sono emerse circa 50 pagine che utilizzano la parola Inps o il logo dell’istituto in maniera impropria. Lo ha reso noto ieri lo stesso Inps. La maggior parte contiene informazioni fake o «bufale» che non hanno alcun carattere di ufficialità e contengono notizie fuorvianti. Queste pagine si sono auto-generate e non possono essere chiuse perché è impossibile risalire a un fondatore/amministratore. L’istituto ha segnalato alla stessa Facebook e alla Polizia Postale i profili e i post contenenti ingiurie e minacce nei confronti dell’Istituto e dei suoi dipendenti.
Nello stesso tempo il presidente Boeri ha inviato una lettera alla direzione di Facebook in Irlanda chiedendo la verifica e l’eventuale chiusura delle pagine stesse. L’Istituto ribadisce infine che i soli canali social ufficiali dell’Inps sono il canale Twitter @INPS_it, il canale YouTube INPS e i cinque profili Facebook elencati di seguito: Inps per la Famiglia, Inps – Credito e welfare dipendenti pubblici, Inps Portale in progress, Inps giovani, Inps per i lavoratori migranti.