La capacità di raggiungere risultati significativi in termini di valore economico e impatto sociale, innovazione e ricerca, transizione digitale ed ecologica, export e internazionalizzazione. È il criterio di valutazione per rientrare tra le Imprese Vincenti selezionate dal gruppo Intesa Sanpaolo e presentate nell’ambito di un roadshow in quindici tappe che sta percorrendo l’Italia. Nel corso di ogni appuntamento vengono presentate dieci storie imprenditoriali di successo, con approfondimenti sulle leve strategiche alla base delle iniziative e i risultati ottenuti in termini di innovazione e apertura verso i mercati esteri. Sono 150 le realtà selezionate in questa che è la quinta edizione, con una delle tappe già compiute che è stata focalizzata sulle imprese provenienti dal contesto economico e culturale dell’Est Europa, che si sono distinte per la loro capacità di innovare e crescere, oltre che per le relazioni con il nostro Paese.
Come nel caso di Seka Hydropower, azienda a capitale misto italo- albanese che possiede tre centrali idroelettriche per 30 MW installati e 100 GWh di produzione energia annua.
Il progetto nasce dall’iniziativa dei soci fondatori, Bardhyl e Sokol Muceku, profondamente legati alle loro montagne e appassionati di geologia ed energie rinnovabili. Una volta ottenute le concessioni, hanno siglato un accordo con l’azienda piemontese Idroenergia, che ha operato come partner tecnico- finanziario per realizzare gli impianti. «Le centrali sono state costruite con tecnologia della società Scotta Spa, seguendo i migliori standard europei in materia di sostenibilità energetica e basso impatto ambientale, utilizzando tecnologie innovative. Questo approccio ha permesso di garantire un equilibrio tra produzione energetica e rispetto per l’ambiente», racconta Francesca Bona, amministratrice delegata di Seka Hydropower. «La vicinanza non solo geografica, ma anche culturale, ha reso più semplice il dialogo tra le due famiglie imprenditoriali », sottolinea.
Le centrali idroelettriche sono della tipologia “run of river”, caratterizzate da condotte interrate e da una scala per la ittiofauna che minimizzano l’impatto ambientale, mentre le aree interessate dai lavori sono state riforestate. «L’automazione degli impianti garantisce sicurezza e massima produzione», assicura Bona. La quale rimarca anche un altro aspetto: l’investimento ha generato occupazione e formazione di personale qualificato, evitando la fuga dalle campagne. Inoltre ha migliorato le infrastrutture locali (strade, acquedotti, linee elettriche, sponsorizzazione di programmi sociali), contribuendo a una maggiore qualità della vita per la comunità. «Alla luce di quanto realizzato finora, possiamo dire che Seka Hydropower è una partnership di successo, nata dall’incontro tra soci fondatori radicati nel territorio e un partner straniero con un know-how specializzato nella costruzione di impianti idroelettrici e produzione di energia», sottolinea Bona. Seka ha chiuso il 2023 con un fatturato di 6,8 milioni di euro, in sensibile crescita rispetto ai 5,1 milioni del 2022 e ai 3,1 milioni del 2021. «Condividere valori e visione ci ha permesso di superare le sfide. Abbiamo creato un’infrastruttura a basso impatto ambientale, capace di generare energia pulita e contribuire al benessere economico delle comunità locali», aggiunge la manager. Le altre aziende premiate appartengono a settori merceologici e hanno storie molto diverse.
Come nel caso della Ovartej, azienda ungherese il cui core business è la produzione di mozzarella per pizza, spedita, tramite grossisti italiani e internazionali, a ristoranti e pizzerie di quasi tutta Europa. Ancora diverso è il profilo di Diva Divani e Aunde, che in comune hanno solo il Paese, la Serbia. La prima si dedica alla produzione di divani imbottiti, la seconda è specializzata nella produzione di fodere per sedili destinati all’industria automotive. Mirna Pe? è specializzata nella produzione di serie di alti volumi di elementi stampati in Slovenia, mentre Gena Logistik è una realtà slovacca che che si occupa di logistica e crescita industriale. Packaging per i brand internazionali di vari settori è l’ambito nel quale opera l’albanese Dprint Europe, mentre Walter Tosto da Bucarest (in Romania) opera come uno dei maggiori produttori europei di apparecchiature di processo critiche come reattori, separatori e scambiatori di calore. Stesso Paese, ma differente ambito (industria plastica), per Hipac Romania, mentre Ediltec è un’impresa croata specializzata nella produzione di materiali isolanti. Storie e profili differenti, con il tratto comune di avere relazioni con il nostro Paese e una forte propensione all’innovazione, che ha consentito di farsi strada nei mercati internazionali.