Martedì è intanto iniziata a Wolfsburg la riunione annuale dei dipendenti tedeschi di Volkswagen; ?i principali esponenti delle famiglie Porsche e Piëch, azioniste di maggioranza del gruppo, hanno approfittato dell’occasione per ribadire il sostegno all’azienda. «I? posti di lavoro sono un asset molto importante che non va disperso» ha detto Wolfgang Porsche, presidente della holding familiare Porsche Automobil Holding SE ai circa 20mila dipendenti riuniti a Wolfsburg, avvertendo però che «nessuno può mettere la testa sotto la sabbia e credere che lo scandalo dei gas di scarico possa passare come un temporale dopo il quale torna il sereno. Alla riunione dei dipendenti hanno partecipato anche il consiglio di amministrazione al completo, guidato dall’amministratore delegato Müller, e il ministro dell’Economia tedesco Sigmar Gabriel (SPD). Un’altra testimonianza, se ce ne fosse bisogno, di quanto il Governo di Berlino sia vicino, anche in questo momento difficile,alla maggiore azienda automobilistica del Paese. Il taglio del rating da parte di Standard & Poor’s, a Bbb+ rispetto al precedente A-, ha fatto virare al ribasso il titolo Volkswagen già martedì sera, e la tendenza è proseguita ieri:?le azioni privilegiate (quelle più diffuse presso gli investitori)?hanno ceduto ieri il 2% circa a quota 128 euro, dopo aver perso fino al 4% durante la seduta. Dopo il crollo dai 162 euro pre-scandalo ai meno di 90 dei primi giorni di ottobre, le azioni Vw hanno comunque recuperato oltre il 40% rispetto ai minimi.
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Martedì è intanto iniziata a Wolfsburg la riunione annuale dei dipendenti tedeschi di Volkswagen; ?i principali esponenti delle famiglie Porsche e Piëch, azioniste di maggioranza del gruppo, hanno approfittato dell’occasione per ribadire il sostegno all’azienda. «I? posti di lavoro sono un asset molto importante che non va disperso» ha detto Wolfgang Porsche, presidente della holding familiare Porsche Automobil Holding SE ai circa 20mila dipendenti riuniti a Wolfsburg, avvertendo però che «nessuno può mettere la testa sotto la sabbia e credere che lo scandalo dei gas di scarico possa passare come un temporale dopo il quale torna il sereno. Alla riunione dei dipendenti hanno partecipato anche il consiglio di amministrazione al completo, guidato dall’amministratore delegato Müller, e il ministro dell’Economia tedesco Sigmar Gabriel (SPD). Un’altra testimonianza, se ce ne fosse bisogno, di quanto il Governo di Berlino sia vicino, anche in questo momento difficile,alla maggiore azienda automobilistica del Paese. Il taglio del rating da parte di Standard & Poor’s, a Bbb+ rispetto al precedente A-, ha fatto virare al ribasso il titolo Volkswagen già martedì sera, e la tendenza è proseguita ieri:?le azioni privilegiate (quelle più diffuse presso gli investitori)?hanno ceduto ieri il 2% circa a quota 128 euro, dopo aver perso fino al 4% durante la seduta. Dopo il crollo dai 162 euro pre-scandalo ai meno di 90 dei primi giorni di ottobre, le azioni Vw hanno comunque recuperato oltre il 40% rispetto ai minimi.