L’esame di abilitazione alla professione forense si svolgerà anche nel 2018 con le modalità originarie. Ci sarà, quindi, la possibilità per i praticanti di utilizzare i codici commentati annotati con la giurisprudenza. Inoltre, viene rinviata, l’entrata in vigore del regolamento che prevede la frequenza obbligatoria delle scuole forensi per i tirocinanti iscritti nel registro dei praticanti dal 27 settembre 2018.A dare la notizia è il sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone, così come riportato dall’Associazione italiana giovani avvocati in una nota diffusa ieri. A sollevare per ultimi la questione, già oggetto di discussione e polemica negli ultimi mesi, erano stati gli onorevoli Ciro Maschio e Carolina Varchi (Fdi) con una interrogazione in commissione giustizia alla camera alla quale l’altro sottosegretario alla giustizia Vittorio Ferraresi ha risposto positivamente.
L’esame di abilitazione potrà, quindi, essere svolto con l’ausilio dei codici commentati annotati con la giurisprudenza. Rimandato, inoltre, l’obbligo di iscrizione alle scuole forensi per gli iscritti al registro dei praticanti. «La conferma ricevuta dal sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone è una notizia importante per i giovani praticanti che accogliamo con estrema soddisfazione». È quanto afferma il presidente nazionale dell’Aiga, Associazione italiana giovani avvocati, Alberto Vermiglio, dopo l’incontro sulla proroga del regime transitorio del nuovo esame di abilitazione avuto con il sottosegretario.
«La proroga richiesta da Aiga nasce dall’opportunità di non creare disparità di trattamento tra i giovani tirocinanti in un momento in cui non vi è uniformità di preparazione tra gli stessi. Ringraziamo il sottosegretario», conclude l’avvocato Alberto Vermiglio, «per l’estrema attenzione che in questi primi mesi di legislatura ha dedicato all’Aiga e alle esigenze della giovane avvocatura».
Michele Damiani