Migliora ancora la qualità del credito delle banche italiane. Le sofferenze nette in maggio sono diminuite a 76,5 miliardi di euro, posizionandosi sul valore più basso degli ultimi tre anni. A giugno sono aumentati i prestiti, soprattutto quelli a imprese e famiglie, ed è salita la raccolta, anche se quella da bond continua a diminuire. I finanziamenti bancari continuano a essere convenienti: i tassi hanno raggiunto il minimo storico. È il quadro che emerge dai dati dell’Abi.
A maggio le sofferenze nette delle banche si sono attestate a 76,5 miliardi di euro, un valore inferiore rispetto ai 77,4 mld del mese precedente e il più basso da maggio 2014. L’andamento registra un trend in forte diminuzione rispetto al dato di dicembre 2016 quando erano pari a 86,8 miliardi, e una riduzione di quasi il 14% rispetto al picco di 89 mld di novembre 2015. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è ridotto al 4,38% dal 4,42% di aprile e dal 4,72% di maggio 2016.
A fine giugno l’ammontare dei prestiti alla clientela, pari 1.805,5 miliardi di euro, era nettamente superiore (di oltre 97 mld) a quello della raccolta da clientela di 1.708,3 mld (+0,4% su base annua). I prestiti a famiglie e imprese sono risultati in crescita su base annua dell’1,5%, rafforzando ulteriormente la dinamica complessiva del totale dei prestiti. In maggio si è confermata la ripresa del mercato dei mutui, il cui ammontare ha registrato una variazione positiva del 2,5% rispetto a maggio 2016 quando già si erano manifestati segnali di miglioramento.
Per quanto riguarda la dinamica della raccolta, i depositi sono aumentati di quasi 58 mld rispetto a un anno prima (+4,3%), mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per quasi 52 miliardi (-14,2%).
I tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si sono collocati in giugno su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti era pari al 2,76%, il minimo storico (2,79% il mese precedente e 6,18% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di case si è attestato al 2,10% (2,12% a maggio e 5,72% a fine 2007).