Giornata debole per le borse europee, che hanno chiuso con ribassi frazionali tranne Londra. A Milano il Ftse Mib ha perso lo 0,53% a 19.968 punti scendendo sotto la soglia di 20 mila. Nel resto del continente sono terminate in calo Francoforte (-0,35%) e Parigi (-0,34%), mentre Londra è rimasta poco sopra la parità (+0,07%).
Sul listino tedesco Deutsche Bank è crollata dopo la presentazione dei termini dell’aumento di capitale da 8 miliardi di euro: il titolo si è piazzato in fondo all’indice Dax 30 lasciando sul terreno il 3,72%. La ricapitalizzazione partirà oggi per concludersi il 6 aprile: l’istituto emetterà 687,5 milioni di azioni al prezzo di 11,65 euro ciascuna, con uno sconto del 35% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.
A New York gli indici viaggiavano poco mossi, con il Dow Jones in ralzo dello 0,04% e il Nasdaq invariato. Lo spread fra Btp decennali e Bund tedeschi è salito leggermente a 193.
A Piazza Affari le banche hanno chiuso contrastate: Ubi B. +0,29%, Banco Bpm invariata, Intesa Sanpaolo poco mossa, mentre Mediobanca ha ceduto lo 0,24%, Bper l’1,19% e Unicredit l’1,23%.
In positivo Unipol (+2,49%), UnipolSai (+2,44%), YNap (+1,62%), A2A (+1,48%) e Italgas (+0,81%). In lieve calo Telecom Italia (-0,37% a 0,811 euro). Mediobanca Securities (outperform, target price a 1,34 euro) cita due catalizzatori che guideranno l’andamento del titolo: i risultati del primo trimestre e il rinnovo del cda. Poste italiane ha perso l’1,31% a 6,41 euro dopo che il ministero dell’economia ha deciso di non rinnovare il mandato all’a.d. Francesco Caio. Forti vendite su Leonardo (-3,60%) dopo la notizia che Alessandro Profumo prenderà il posto dell’amministratore delegato Mauro Moretti.
Nel resto del listino in gran spolvero Cattolica ass. (+7,54% a 6,85 euro): Equita sim ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con il prezzo obiettivo che cresce del 16% a 7,8 euro. Gli analisti definiscono la valutazione del titolo «interessante». Ben comprate anche Mondo Tv France (+15,56%), Bialetti I. (+10,73%), Piquadro (+7,4%) e Gefran (+7,19%).
Nei cambi, l’euro ha chiuso in progresso sopra 1,07 dollari a 1,0753: il biglietto verde ha perso terreno dopo la prudenza dimostrata dalla Fed sui tassi di interesse. Euro-yen a 121,09.
Per le materie prime, quotazioni petrolifere in ribasso, con il Brent a 51,68 dollari (-10 centesimi) e il Wti a 48,33 (-45 cent). Hanno prevalso gli acquisti sull’oro, che guadagnava 4 dollari a 1.233.
Massimo Galli