Restano in territorio positivo le borse europee, tranne quella britannica che ha chiuso in controtendenza per il secondo giorno consecutivo. Invariato l’indice Ftse Mib a Piazza Affari, stabile a 22.233 punti. In progresso frazionale Francoforte (+0,23%) e Parigi (+0,16%), mentre Londra ha perso lo 0,28%.
A New York, dopo il record di martedì, i listini viaggiavano poco mossi, con il Dow Jones vicino alla parità e il Nasdaq in calo dello 0,12%.
Lo spread Btp-Bund è salito leggermente a 163,600 in una seduta ricca di aste. Il Tesoro italiano ha collocato tutti gli 8 miliardi di euro di Btp a medio e lungo termine (scadenze a 3, 7 e 20 anni), con tassi in discesa. Il rendimento medio del titolo triennale è calato allo 0,05% dallo 0,23% del collocamento di luglio e quello del settennale all’1,52% dall’1,57%. Il tasso del Btp a 20 anni è risultato pari al 2,74%. L’emissione ha ottenuto, quindi, un risultato positivo. «È stato collocato l’intero importo, con una domanda solida da parte degli investitori», afferma Luca Cazzulani, economista obbligazionario di Unicredit. «Il Btp a sette anni ha avuto una buona richiesta, con rapporto di copertura pari a 1,37 e rendimento dell’1,52%. Molto soddisfacente anche l’asta a scadenza 2036, forse con un risultato migliore di quella a sette anni».
Inoltre la Germania ha piazzato 2,45 miliardi di euro di Bund al 2027 con un rendimento allo 0,39% rispetto allo 0,41% dell’asta del 23 agosto, e rapporto di copertura piuttosto solido a 1,6 dall’1,3 precedente.
A Milano acquisti sui titoli bancari: Banco Bpm +1,68%, Intesa Sanpaolo +0,69%, Mediobanca +0,63%, Ubi B. +0,60%, Unicredit +0,06%, Bper +0,04%. In rialzo B. Unicem (+1,37% a 21,53 euro), su cui Mediobanca Securities ha alzato la raccomandazione a outperform, con il prezzo obiettivo che passa da 24,5 a 24 euro. Gli esperti sottolineano che in agosto si è verificata una serie di eventi avversi, tra cui l’uragano Harvey in Texas e la debolezza del dollaro, che hanno portato a un abbassamento delle stime di ebitda del 4%.
In lieve progresso Campari (+0,16% a 6,16 euro): Berenberg ha confermato la raccomandazione buy e il target price a 7,4 euro.
Pesante Mediaset (-4,98% a 2,94 euro), su cui Macquarie ha abbassato il rating a underperform, con obiettivo a 2,1 euro. Gli analisti citano lo scenario politico italiano contrastato in vista delle elezioni dell’anno prossimo.
Nel resto del listino pesante ePrice (-7,53%), che ha archiviato il primo semestre in perdita.
Nei cambi, chiusura in calo per l’euro sotto 1,20 dollari: la moneta unica, dopo il passaggio dell’uragano Irma e le sanzioni Onu alla Corea del Nord, si è attestata a 1,1913 e a 131,74 yen.
Per le materie prime, quotazioni petrolifere in rialzo, con il Brent a 54,89 dollari (+62 centesimi) e il Wti sul filo di 49 dollari (+75 cent). Continuano le prese di profitto sull’oro, che cedeva circa 6 dollari a 1.323.
Massimo Galli