Molto soddisfatta l’Agenzia delle entrate per gli incassi assicurati dalla voluntary disclosure. La regolarizzazione dei capitali detenuti illegalmente all’estero, ma anche in patria, ha fruttato in tutto – dal 2015 ai primi due mesi di quest’anno -4,6 miliardi di tasse. Portando alla luce 64,6 miliardi di capitali prima nascosti al Fisco, grazie a 128 mila istanze, moltissime da Svizzera, Principato di Monaco, Bahamas, Singapore, Lussemburgo, San Marino e Liechtenstein.
Nel solo 2016 il bottino ha superato le attese: anziché 3,8 miliardi di maggiori entrate, ben 4,1 miliardi. Introiti «strutturali» perché allargano la base imponibile anche per gli anni futuri, ne è convinta Rossella Orlandi. Eppure criticati, perché ricompresi nel computo dell’evasione recuperata lo scorso anno: 19 miliardi, record assoluto. Pur essendo frutto di una sanatoria e non di accertamento.
Valentina Conte