I mercati scommettono sull’ipotesi di fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank, che darebbe vita a un colosso tedesco del credito e della finanza. L’ufficializzazione dell’avvio delle trattative ha fatto volare i titoli: Db +4,15% a 8,14 euro e Commerz +7,21% a 7,63 euro. L’esito comunque non è scontato, ha fatto intendere il ceo di Db, Christian Sewing. Molto dipenderà alla spinta della politica: il governo ha il 15% di Commerz e il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, «guarderà da vicino» — ha detto un portavoce — i colloqui per un’aggregazione che faccia uscire i due gruppi da anni di fallite ristrutturazioni.
Ma molto dipenderà anche dalla finanza, dal concambio che sarà fissato e dai costi e dalla durata della ristrutturazione, che secondo S&P terrà occupata la banca per anni. I capitali necessari (si parla di 8 miliardi) potrebbero essere trovati con un aumento di capitale o con la vendita dell’asset management Dws (di Deutsche Bank), ieri +9,1%, che potrebbe finire ad Allianz. Pesa il tema dei tagli: i sindacati si opporranno ai 20-30 mila esuberi stimati sui 140 mila lavoratori totali, ha detto Frank Bsirske, capo del sindacato Verdi e consigliere di sorveglianza di Db. Potrebbe essere questo l’ostacolo maggiore.
Fabrizio Massaro