16.01.2014

Italia-Svizzera, stretta finale sul rientro dei capitali

  • La Repubblica

Va verso una rapida conclusione il negoziato tra Italia e Svizzera sul trattato di assistenza amministrativa e fiscale con lo scambio di informazioni sui capitali all’estero e relativa sanatoria. «Si lavora alacremente su tempi brevi», ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a «Radio 24». Secondo le ultime indiscrezioni sarebbe in arrivo una sorta di «autodenuncia » con mini-sanatoria che prevede il pagamento integrale delle tasse, uno sconto sulle sanzioni e la neutralizzazione di quasi tutti i reati tributari (tranne la frode fiscale). A fine mese parte la «missione Svizzera» del premier Enrico Letta: obiettivo recuperare dalle casse elvetiche parte consistente dei soldi esportati illegalmente dai connazionali, e chiudere un accordo con la Svizzera che renda automatico e trasparente lo scambio di informazioni. L’appuntamento è per il 29 e 30 gennaio a Berna quando il premier aprirà il Forum per il dialogo con la Confederazione insieme al presidente svizzero Didier Burkhjalter.

Conclusione in vista, prevista per oggi, in Commissione Finanze del Senato dell’esame della delega fiscale. Il provvedimento, che contiene la riforma del catasto e nome contro l’elusione fiscale, potrebbe arrivare in aula la prossima settimana.
Giungono anche i dati sull’andamentodel gettito fiscale. Le entrate tributarie e contributive nei primi undici mesi del 2013 mostrano nel complesso una flessione del 5,2 per cento (31 miliardi in meno) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. In particolare va giù l’Iva nei primi 11 mesi del 2013: nelle casse dell’Erario, il mancato gettito è pari a 2.910 milioni (-3 per cento).
Altro capitolo è quello del gioco d’azzardo che registrerebbe «buoni passi avanti» – stando a quanto scrive il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci – dopo un faccia a faccia con il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio. A giorni partirà il tavolo di confronto che dovrebbe definire: regole per arginare il fenomeno e la revisione del livello di prelievo fiscale nonché maggiori poteri di regolamentazione ai Comuni.