Dopo oltre un secolo la famiglia Pesenti lascia a sorpresa il controllo di Italcementi. Il consiglio d’amministrazione di Italmobiliare, la holding presieduta da Giampiero Pesenti, ha deciso ieri di accettare l’offerta del gruppo tedesco HeidelbergCement per rilevare il 45% del gruppo al prezzo di 1,66 miliardi di euro, a cui va aggiunta una quota del capitale del primo produttore tedesco di cemento di cui la famiglia Pesenti diventa il secondo socio. L’accordo prevede il successivo lancio a Piazza Affari di un’Opa su Italcementi al prezzo di 10,6 euro per azione, lo stesso riconosciuto a Italmobiliare, che incorpora un premio del 70% sulla media degli ultimi tre mesi. Per l’operazione Heidelberg ha ottenuto un finanziamento da 4,4 miliardi da Deutsche Bank e Morgan Stanley.
L’operazione annunciata ieri dal gruppo bergamasco, che è stato assistito da Mediobanca, segna una svolta nella storia ultracentenaria di Italcementi, a cui quella della famiglia Pesenti è legata a doppio filo. Precisamente da quando nei primi del 900 Cesare Pesenti, dopo la laurea in ingegneria in Germania, decise di riconvertire la cartiera di famiglia in una fabbrica di cemento e di fondare la società Fabbrica Cementi e Calci Idrauliche Fratelli Pesenti fu Antonio, per poi unirla alla Società Bergamasca per la Fabbricazione del Cemento e della Calce Idraulica fondata da Giuseppe Piccinelli, di cui assunse la gestione e il controllo, decidendo nel 1925 di quotarla alla Borsa di Milano. Ma il matrimonio tra Italcementi e Heidelberg segna una svolta importante anche nel processo di consolidamento in corso nel settore, culminato un mese fa con la maxi-fusione da 41 miliardi di euro tra i colossi Holcim e Lafarge . Quella italo-tedesca non è da meno. Insieme Italcementi e Heidelberg diventano infatti il primo gruppo al mondo nel settore dei cosiddetti aggregati, secondo nel cemento e terzo nel calcestruzzo con un fatturato aggregato di oltre 16 miliardi di euro e 60 mila dipendenti in 60 paesi del mondo. «Italcementi e HeidelbergCement — ha spiegato il presidente Giampiero Pesenti — sono due società che operano in questo settore da ormai un secolo e mezzo. Questo lungo cammino, con un solido bagaglio di conoscenza tecnica e imprenditoriale, viene ora messo in comune con una scelta lungimirante per garantire continuità e crescita di entrambe le realtà». «Un imprenditore — ha aggiunto — sa che l’importante è garantire lo sviluppo futuro dell’attività più che arroccarsi nella continuità del controllo dell’azienda». E «quella tra HeidelbergCement e Italcementi è la combinazione perfetta. Nel settore non esistono altri due maggiori gruppi con una tale complementarietà geografica» ha fatto eco il ceo di Heidelberg, Bernd Scheifele.
Il gruppo tedesco ha assegnato a tutta Italcementi un enterprise value di 7 miliardi di euro, pari a 11 volte il margine operativo lordo, contro una media delle ultime transazioni compresa tra 7 e 9. Italmobiliare vede così passare il Nav (il valore delle attività) dagli attuali 1,4 miliardi a oltre 2 miliardi. La vendita migliora inoltre la posizione finanziaria della holding, facendo salire la liquidità a oltre 1 miliardo. Di questi, 240 milioni circa saranno destinati all’acquisto di alcune attività di Italcementi destinate a restare in pancia alla holding. Si tratta di Italgen attiva nelle energia rinnovabili e della società di e-procurement BravoSolution .
Per il ceo di Italcementi, Carlo Pesenti «l’accordo raggiunto rappresenta sia per Italcementi sia per HeidelbergCement la soluzione ottimale in termini di sviluppi futuri e creazione di valore, ben superiori a quelli che avrebbero potuto raggiungere le due società singolarmente». Inoltre, ha proseguito Pesenti «con questa operazione rafforziamo il futuro di Italcementi e garantiamo le risorse per un ulteriore sviluppo del portafoglio di investimenti di Italmobiliare» che a questo punto diventa sempre più una holding pura di partecipazioni. In cui ci sarà ancora il cemento. In Italmobiliare entrerà infatti una quota in HeidelbergCement tra il 4 e il 5,3% «a scelta da Italmobiliare», spiega una nota, che sarà rilevata tramite aumento di capitale .
