La Commissione europea modificherà entro giugno i regolamenti attuativi della Mifid2 e della direttiva sui prodotti assicurativi (Idd) per garantire che i prodotti finanziari sostenibili «siano presi in considerazione nella valutazione di adeguatezza». È un dei punti chiave della bozza dell’Action Plan sulla finanza sostenibile elaborato dalla Commissione Ue e che, salvo colpi di scena, sarà presentato domani.
Nel punto 4 del documento viene previsto dunque di inserire la sostenibilità all’interno della valutazione di adeguatezza degli strumenti finanziari e assicurativi. E viene stabilito che ciò dovrà avvenire entro la metà del 2018. Il consulente finanziario quindi, si legge nel documento-bozza della Commissione, dovrebbe chiedere al cliente le sue valutazioni e preferenze in tema di sostenibilità finanziaria. Non solo. Nell’Action Plan, la Commissione Ue invita l’Esma, autorità di vigilanza europea, a inserire tali elementi nelle linee guida (sulla valutazione di adeguatezza) che saranno pubblicate entro giugno di quest’anno.
Temi e tempi circoscritti quindi. Le decisioni di Bruxelles arrivano un mese e mezzo dopo la conclusione dei lavori del gruppo di esperti (High-Level Expert Group-Hleg) sulla finanza sostenibile. E il piano d’azione della Commissione Juncker rende operative le raccomandazioni espresse da questi tecnici.
Tempi stretti anche per altri ambiti. Entro giugno, verrà infatti proposto un regolamento sui principi e sulla portata della tassonomia ovvero sulla classificazione delle attività relative al climate change, ambiente e sociale. Era questa una delle principali richieste del gruppo di esperti Hleg per utilizzare standard comuni nei reporting, nelle classificazioni e negli atti legali.
Infine altri due punti importanti. Uno di breve scadenza: la Commissione chiederà una maggiore trasparenza su metodologie e caratteristiche dei benchmark elaborati dai fornitori di indici (index provider) e utilizzati per i prodotti finanziari sostenibili (timing sempre giugno 2018). Più in là nel tempo, metà 2019, un altro gruppo di esperti appositamente costituito dovrà elaborare uno standard europeo per i green bond che sarà discusso attraverso un’ampia consultazione con tutti gli stakeholder.
Vitaliano D’Angerio