di Andrea Fradeani
Regole chiare per la svalutazione dell'avviamento degli enti creditizi. Il consiglio di gestione dell'Organismo italiano di contabilità ha licenziato ieri l'Applicazione Ifrs n. 2.1 destinata a guidare, semplificandolo, il processo di valutazione e impairment della più classica fra le attività immateriali: l'avviamento.
Il documento colma un'importante lacuna: il principio contabile internazionale dedicato alla «Riduzione di valore delle attività», lo Ias 36, e l'Applicazione n. 2 dello stesso standard setter italiano, discutono infatti della questione limitatamente alle aziende commerciali, industriali e di servizi, business molto diversi da quello finanziario.
Le questioni più significative trattate riguardano: l'allocazione del costo di acquisizione delle business combination; la sequenza logica per lo svolgimento dell'impairment test; la determinazione del valore contabile delle cash generating unit bancarie e la determinazione del loro valore recuperabile. Le nuove istruzioni si applicheranno a decorrere dai bilanci bancari relativi agli esercizi in corso alla data del 3 marzo 2011.