Borse europee in rialzo, euro in calo e materie prime (quotate in dollari) in calo. Le correlazioni che vanno di moda in questo momento nelle sale finanziarie ieri si sono concretizzate senza intoppi. Compreso il quarto elemento, gli acquisti sui titoli di Stato dell’Eurozona in un ritrovato clima positivo dopo le ultime settimane di riassestamento. Lo spread BTp-Bund è sceso di 5 punti base a 121, questo nonostante siano ripresi gli acquisti sul Bund (il cui rendimento è sceso da 0,64% 0,59%). Ma gli acquisti sui BTp sono stati più consistenti, tali da far scendere il rendimento del decennale italiano di 10 punti base, all’1,8%. Così è passato in secondo piano il flop dell’indice Zew tedesco (a maggio la fiducia di analisti e investitori è scesa a 41,9 da 53,3 di aprile,contro attese pari a 49). Mentre è proseguito il balletto di dichiarazioni sulla Grecia. Dopo 111 di giorni di negoziati i mercati ne sono un po’ assuefatti. Non ha creato quindi grandi scosse l’ultimatum di 12 giorni concesso da Angela Merkel e François Hollande a Tsipras per arrivare a un’intesa che consenta lo sblocco dei 7,2 miliardi di aiuti senza i quali Atene non può più pagare stipendi e pensioni.
Il Qe «accelerato» fa volare le Borse
Borse europee in rialzo, euro in calo e materie prime (quotate in dollari) in calo. Le correlazioni che vanno di moda in questo momento nelle sale finanziarie ieri si sono concretizzate senza intoppi. Compreso il quarto elemento, gli acquisti sui titoli di Stato dell’Eurozona in un ritrovato clima positivo dopo le ultime settimane di riassestamento. Lo spread BTp-Bund è sceso di 5 punti base a 121, questo nonostante siano ripresi gli acquisti sul Bund (il cui rendimento è sceso da 0,64% 0,59%). Ma gli acquisti sui BTp sono stati più consistenti, tali da far scendere il rendimento del decennale italiano di 10 punti base, all’1,8%. Così è passato in secondo piano il flop dell’indice Zew tedesco (a maggio la fiducia di analisti e investitori è scesa a 41,9 da 53,3 di aprile,contro attese pari a 49). Mentre è proseguito il balletto di dichiarazioni sulla Grecia. Dopo 111 di giorni di negoziati i mercati ne sono un po’ assuefatti. Non ha creato quindi grandi scosse l’ultimatum di 12 giorni concesso da Angela Merkel e François Hollande a Tsipras per arrivare a un’intesa che consenta lo sblocco dei 7,2 miliardi di aiuti senza i quali Atene non può più pagare stipendi e pensioni.