Nasce il Comitato consultivo in materia di Fondo di garanzia per le pmi. Il nuovo organismo potrà contribuire ad amministrare il Fondo scegliendo uno o più istituti di credito con cui stipulare le convenzioni necessarie per poter concedere le garanzie a quelle banche che erogheranno poi i finanziamenti alle imprese. Le convenzioni dovranno anche indicare i criteri e modalità idonei a superare il conflitto di interessi tra la gestione del Fondo e l’attività svolta per proprio conto dalle banche convenzionate. È quanto prevede il decreto 7 agosto 2024 del Ministero delle imprese e del made in Itay (Mimit), attuativo dell’art. 15-bis, comma 6, del d.l. 145/2023, n. 145, convertito dalla legge 191/2023.
La selezione degli istituti
Come previsto dal Testo unico bancario (d.lgs. 385/1993, art. 47), la selezione degli istituti destinatari delle convenzioni avverrà sulla base di criteri che tengano conto delle condizioni offerte e dell’adeguatezza della struttura tecnico-organizzativa della banca stessa ai fini della prestazione del servizio.
In seguito all’entrata in vigore delle nuove disposizioni il Mimit, su indicazione del Comitato consultivo, potrebbe quindi allargare la gestione del Fondo pmi, attualmente affidata al Mediocredito centrale – Banca del Mezzogiorno, anche ad altri istituti di credito.
Il Comitato sarà ampiamente rappresentativo, in quanto composto da due ministri (il Ministro delle imprese e del made in Italy e il Ministro dell’economia e delle finanze), dalle associazioni espressione delle imprese dei settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio, dell’agricoltura, della cooperazione e del Terzo settore, nonché delle banche, degli operatori di microcredito e dei confidi.
Le predette convenzioni potranno inoltre prevedere che la banca alla quale è attribuita la gestione del Fondo sia tenuta a stipulare a sua volta accordi con altre banche per disciplinare la concessione, a valere sul Fondo, di contributi pubblici relativi a finanziamenti da queste erogati.
Il Comitato consultivo
Il Comitato potrà formulare proposte anche in relazione all’evoluzione della normativa di settore e ai fabbisogni specifici espressi dal sistema imprenditoriale. Si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione della Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle imprese e del made in Italy o del Consiglio di gestione. Con apposito regolamento verranno stabilisce le regole che disciplinano il suo funzionamento.
Per la partecipazione al Comitato non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti.
Oltre ai due ministri, l’organismo consultivo sarà composto dalle associazioni rappresentative delle imprese e del mondo bancario: Abi; Alleanza delle cooperative italiane; Associazione confidi italiani; Assoconfidi; Casartigiani; Cia; Cna; Confederazione nazionale coldiretti; Confagricoltura; Confapi; Confartigianato; Confcommercio; Confesercenti; Confindustria; Copagri; Fedart fidi – federazione nazionale di rappresentanza dei confidi; Forum Terzo settore; Ritmi – Rete italiana di microfinanza.