22.05.2014

Guerra: «L’accordo con Google? Sono stati loro a chiamare Luxottica»

  • Il Corriere della Sera

L’accordo di due mesi fa: Google punta sull’italian style e sceglie Luxottica per rendere più smart i nuovi occhiali ipertecnologici. Il retroscena svelato adesso: «Sono stati loro a cercare noi».
Lo ha raccontato ieri l’amministratore delegato del gruppo italiano, durante un incontro con gli studenti della Bocconi nell’ateneo di via Sarfatti. Mentre le agenzie battevano la notizia che Google sta accumulando denaro all’estero per finanziare uno shopping Oltreoceano da trenta miliardi di dollari. Dunque è stato il gigante di Mountain View a cercare il gruppo italiano, e non viceversa. Così ha detto Andrea Guerra. L’occasione dell’incontro era il rinnovo della partnership con l’ateneo. Il confronto, nell’intervista congiunta con il rettore della Bocconi, Andrea Sironi, condotta dal vice direttore del Corriere Daniele Manca e trasmessa in streaming sul sito del quotidiano, è stato però incentrato su giovani, meritocrazia, ripresa, made in Italy. E alla domanda: «Come si fa a chiamare Google?», Guerra ha risposto che in effetti «la telefonata l’hanno fatta loro».
Agli studenti Guerra e Sironi hanno voluto consegnare un messaggio molto semplice, quello di un futuro che è basato sì sulla preparazione ma anche sulla capacità di ottenere quelle competenze della vita (risolvere problemi, lavorare in team e via dicendo)che rendono possibile l’ingresso nel mondo del lavoro. Un passaggio anche sui nuovi imprenditori: «Bisogna tornare a dare valore a questa attività, come negli anni Sessanta», ha detto il Ceo di Luxottica. Quindi la strada per la ripresa: «Passa dall’assunzione del rischio, dopo un ventennio alla ricerca di scorciatoie. Dalla capacità di andare il giro per il mondo perché ormai l’orizzonte eè globale», ha detto Guerra. «E poi tornare in Italia, senza nascondersi dietro i falsi alibi di un Paese non facile certo, ma che può dare molto».
Dal retroscena del colosso di Mountain View che cerca l’azienda di Agordo, al patto con l’università Bocconi. Il gruppo italiano fondato da Leonardo del Vecchio e oggi quotato a Milano e a New York, leader mondiale in design, produzione e distribuzione di occhiali, nel 2008 era già sostenitore dell’ateneo: «Negli ultimi cinque anni ha finanziato borse di studio e formazione per un milione di euro», spiegano in via Sarfatti. E ieri Guerra ha parlato di impegno «immutato o ampliato» per altri cinque anni. «Luxottica condivide con noi un doppio obiettivo: la promozione dell’internazionalizzazione e la mobilità sociale», ha detto il rettore Andrea Sironi.
Fondi per borse di studio e cattedre. In particolare, Luxottica finanzia tre programmi di studio internazionali e il programma di mobilità sociale «Una scelta possibile», quest’ultima iniziativa è stata introdotta dal rettore Sironi per consentire a studenti meritevoli segnalati dal provveditorato, che prevengono da contesti di grave disagio sociale ed economico, di frequentare l’ateneo privato senza pagare le rette.